Home Reggio Emilia Scuola, Novellara: sdegno e protesta contro le scelte politiche del Governo

Scuola, Novellara: sdegno e protesta contro le scelte politiche del Governo

# ora in onda #
...............




Con la presente, desidero esprimere i miei dubbi su un decreto di legge che andrebbe a mettere in difficoltà il nostro sistema scolastico, un sistema che ha garantito fino ad oggi un reale e curato inserimento degli alunni figli di immigrati e non, alle loro prime esperienze di approccio alla scuola dell’obbligo e alle scuole d’infanzia “scuole Materne” una legge che sembra sia mirata proprio per colpire questo ambito senza pensare alle conseguenze che essa possa provocare. Per rendere le cose ancora più gravose, si aggiunge la proposta della lega Nord che prevede un esame di ammissione alla scuola dell’obbligo che andrebbe (a mio parere) a creare classe di serie “A” e altre di serie “B”.

Ora davanti a questo scenario cosi preoccupante bisogna lottare affinché questo non avvenga, lottare per proteggere con criterio ciò che si è conquistato grazie alle grandi lotte fatte negli anni bui, lotte che hanno fatto della nostra piccola realtà novellarese una delle prime ad inserire il tempo pieno e che temiamo che con questa legge non sia mantenuto.
Inoltre vorrei dare alcuni esempi del panorama attuali. Abbiamo nella nostra zona e non solo, un grande flusso di Immigrati, le nostre scuole sono composte in gran parte da una buona percentuale di Nuovi cittadini arrivati da poco o nati in Italia, ma che non hanno frequentato le scuole Materne che personalmente considero uno dei passaggi fondamentali per limitare l’impatto con la scuola dell’obbligo.

Ed ecco LA CONTROPROPOSTA alla Lega Nord: invece di creare classi separate, lavoriamo per incentivare la frequenza delle Scuole Materne per i Bambini nati in Italia, invece per i nuovi arrivati seguiamo il modello Novellarese che ha creato un periodo di “Quindici giorni” di alfabetizzazione all’interno della scuola, modello che oggi si sta diffondendo nella Bassa Reggiana un modello tutto altro che ghettizzare delle classi.

Un altro dato è quello delle uscite didattiche che la legge prevede un insegnante ogni Quindici Alunni! Come si fa? Vi pare giusto tagliare proprio la dove dobbiamo investire?
Le mie preoccupazioni sono tante, il futuro che ci aspetta se continuiamo ad andare così non sarà rose e fiori, la strada è in salita e per poter andare avanti abbiamo bisogno di credere in ciò che rappresenta uno dei valori più importanti che raffigura la porta d’ingresso alla nostra società, quella fuori dei muri di casa per ogni bambino, che se non trova l’appoggio giusto e il sostegno giusto sul quale si basa il cammino di ognuno, non sarà facile costruire quella società ricca di valori e principi che si insegnano sin dalla scuola primaria.
Carissimo lettore probabilmente il mio Italiano non è cosi incisivi o probabilmente non mi esprimo abbastanza, ma sono sicuro che i miei figli saranno molto più bravi di me se avranno il sostegno che li aspetta di diritto assieme a tutti gli altri bambini senza esclusione, il concetto del Ghetto non l’ho mai accettato e non lo accetterò mai.
Colgo l’occasione per esprimere la mia piena solidarietà a tutto il corpo docenti ed agli operatori della scuola. Questa battaglia la stiamo affrontando insieme e non sarete da soli.
In fine colgo l’occasione per fare l’appello a tutti e agli immigrati in particolar modo affinché siano presente in tutte le manifestazioni contro la riforma della legge sulla scuola.

Youssef salmi
Consigliere comunale Novellara. Membro della consulta provinciale per l’immigrazione di RE
Presidente A.A.C.S.