La rete di solidarietà alimentare messa in piedi da ReMida food fa passi da gigante. Nei primi sei mesi del 2008, le derrate alimentari raccolte dalla grande distribuzione e donate ai ‘vettori’ del volontariato Servire l’uomo e Azione solidale (a loro volta queste organizzazioni provvedono a rifornire le associazioni sul territorio) hanno raggiunto i 25.034 chilogrammi (valore: 87.619 euro).
Una cifra eccezionale, quasi il doppio di quanto raccolto in tutto il 2007, quando le derrate alimentari raccolte avevano raggiunto i 29.163 chilogrammi (valore: 72.909 euro). E certo ancor meglio del 2006 quando gli alimentari raccolti furono 14.600 chili (36.500 euro di valore). Dunque sta dando risultati eccellenti la rete di ReMida food, promossa dal Comune e dalla Provincia di Reggio con le catene commerciali Conad, Coop, Sigma Realco e Despar, e realizzata con la collaborazione delle Onlus Servire l’uomo e Azione solidale, di Enìa e Ausl.
I dati sono stati presentati oggi nel corso di una conferenza stampa dall’assessore alle Pari opportunità e Diritti di cittadinanza del Comune, Gina Pedroni e dall’assessore provinciale alle Politiche sociali, Marcello Stecco. Erano presenti i rappresentanti della grande distribuzione e degli enti co-promotori: Maurizia Ognibene responsabile soci Coop consumatori Nordest; Pierluigi Marseglia responsabile comunicazione di Sgma Realco; Daniele Aldini di Conad; Nerio Menozzi di Enìa spa e Maurizio Rosi dell’Ausl. In rappresentanza dei vettori di solidarietà: Enzo Lugli di Servire l’uomo e Consolata Bevacqua di Azione solidale.
“Questa rete – ha detto l’assessore Pedroni – è ormai consolidata certamente sul piano organizzativo e della dedizione dei tanti che la rendono possibile, ma prima ancora è una rete consolidata sul piano dei valori condivisi. La rete di ReMida Food evita lo spreco, destina le derrate ai poveri, un doppio risultato fondamentale per la nostra società. E’ infatti decisiva la lotta allo spreco. E’ vitale il sostegno alle fasce deboli, sempre più necessario e frequente: basti ricordare che i poveri con necessità alimentari quotidiane che si rivolgono ai nostri Poli territoriali sono un migliaio e i buoni pasto erogati dal Comune ammontano a un valore di 800mila euro”.
“Le buone esperienze vanno allargate – ha detto l’assessore Stecco – Per questo la Provincia a attivato contatti con sindaci dei Comuni reggiani, che in vari casi hanno espresso interesse e dato disponibilità a promuovere l’iniziativa ormai ben radicata a Reggio. ReMida food ha il pregio di incidere sul Sociale e sull’ambiente, questo le persone, le associazioni e le reti distributive lo hanno compreso molto bene e lo stanno dimostrando con i fatti”.
Ognibene, per la grande distribuzione e Lugli per le Onlus impegnate nella raccolta e ridistribuzione dei viveri hanno parlato di un “collaborazione vera e autentica”, che coinvolge sia gli operatori commerciali impegnati nei punti vendita, sia i volontari. Lugli ha voluto esprimere anche “un grazie da parte dei poveri, che sempre più numerosi bussano alle nostre porte”. Rosi, dell’Ausl, ha sottolineato il costante impegno dell’Azienda sanitaria nel verificare la qualità dei prodotti distribuiti, registrando una piena affidabilità degli standard igienico-sanitari della merce.
Per Menozzi di Enìa, “una iniziativa di solidarietà che è tipica delle nostre migliori tradizioni consente anche di produrre meno rifiuti e di evitare sprechi, con un beneficio anche per l’ambiente”. Perciò Enìa ha applicato uno sconto tariffario, per il biennio 2006-07, di 3.123 euro che le reti commerciali hanno ‘convertito’ in buoni benzina donati oggi a Servire l’uomo e Azione solidale.
La legge del Buon samaritano
Tutto ciò è possibile grazie alla puntuale applicazione della legge detta “del Buon samaritano”, la numero 155 del 2003 sulla Disciplina della distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale.
“Le organizzazioni – recita l’articolo 1 – riconosciute come organizzazioni non lucrative di utilità sociale ai sensi dell’articolo 10 del decreto legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, e successive modificazioni, che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparate, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali, ai fini del corretto stato di conservazione, trasporto, deposito e utilizzo degli alimenti”.
Identikit di Remida Food
E’ un circuito virtuoso e solidale sul territorio del comune di Reggio Emilia che trova la sua radice normativa nella legge 155/2003, cd “legge del Buon samaritano”, la quale, superando l’empasse normativo della responsabilità civile delle donazioni di generi alimentari (equiparando la Onlus che riceve le donazioni al consumatore finale) e trovando attuazione fiscale nei correlati testi di legge (equiparazione fiscale delle donazioni dei generi alimentari ai rifiuti con tutto ciò che ne consegue) rende effettivamente possibili le donazioni dei generi alimentari con una modalità di donazione continuativa nel tempo (addirittura giornaliera).
Questo consente la stabilizzazione di un canale di approvvigionamento derrate e consente alle associazioni benefiche riceventi di poter utilizzare le risorse economiche prima vincolate all’acquisto delle stesse ad altre attività di utilità sociale; nel contempo, riduce il monte rifiuti: i prodotti alimentari donati dalle attività commerciali intercettate nel circuito Remida Food, infatti, vengono “mangiati” e non più avviati al ciclo dei rifiuti.
La radice sociale, invece, già presente in Reggio Emilia molto tempo prima dell’emanazione della legge stessa, vede la sua essenza nelle Onlus e nelle associazioni benefiche che da molti anni si occupano, sul territorio comunale, di persone in stato di disagio e svantaggio sociale e che, tra gli altri servizi offerti, forniscono pasti caldi (tramite mense) oppure i pacchi di derrate alimentari alle famiglie seguite.