“Abbiamo voluto questa festa in onore dei tanti atleti dell´Emilia-Romagna che hanno partecipato alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi, non solo per ringraziarli dei risultati raggiunti. Queste ragazze e questi ragazzi oggi sono qui per dirci che per raggiungere risultati occorrono dedizione, impegno, responsabilità. E´ un messaggio molto importante in una società che a volte è più proiettata su ciò che si ha piuttosto che su ciò che si è. Il loro è un esempio importante per tutti noi”.
Con queste parole il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani si è rivolto agli atleti emiliano-romagnoli che hanno partecipato ai giochi olimpici e paralimpici di Pechino, in apertura della cerimonia di premiazione organizzata dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Assemblea legislativa regionale, dal Coni dell’Emilia-Romagna e dal Comitato italiano paralimpico regionale.
Sull’esperienza degli atleti emiliano-romaagnoli alle Paralimpiadi, Errani ha aggiunto: “gli atleti sono tutti atleti. Sono contento che alcuni atleti paralimpici abbiano sottolineato l’impegno di questa regione nel promuovere lo sport anche tra i diversamente abili, ad esempio nelle scuole. La diversità infatti non può essere in nessun modo elemento di discriminazione, bisogna valorizzare tutti i meriti e abbattere le barriere”.
“Questa iniziativa è un momento utile anche a rilanciare la visibilità di atleti e discipline che dopo gli appuntamenti olimpici finiscono presto ai margini delle cronache – ha detto in apertura Monica Donini, presidente dell’Assemblea legislativa regionale, ringraziando gli atleti per aver onorato la propria terra d’origine nella più importante competizione internazionale.
Donini ha definito personalmente emozionante e gratificante questo incontro: “l’esempio da voi fornito – ha detto – deve diventare un patrimonio collettivo. Il sacrificio e il rigore nei confronti di se stessi, devono divenire un motivo di riflessione anche per chi svolge un ruolo politico”.
“Ciò è tanto più significativo – ha concluso la presidente – in giorni come questi, in cui l’immagine dell’Italia è compromessa da comportamenti scellerati come quelli a cui si è assistito dalle tribune dello stadio di Sofia, in occasione dell’ultima partita della Nazionale di calcio”.
Ai giochi Olimpici e Paralimpici di Pechino 2008 hanno partecipato 43 atleti nati in Emilia-Romagna o appartenenti a società sportive emiliano-romagnole. Di questi, 8 hanno gareggiato alle Paralimpiadi.
Quattro gli atleti che hanno ricevuto una medaglia: Cecilia Camellini argento nei 50 stile libero e nei 100 stile libero alle Paralimpiadi; Josefa Idem argento nella canoa kajak (specialità K1 500) alle Olimpiadi; Andrea Minguzzi oro nella lotta greco-romana alle Olimpiadi e Alex Schwazer, oro nei 50 km di marcia sempre alle Olimpiadi.
Gli interventi del presidente del Coni e della vicepresidente del Cip
Il presidente regionale del Coni, William Reverberi, ha detto che i risultati conseguiti negli appuntamenti olimpici e paralimpici di Pechino testimoniano la forza del tessuto sportivo di questa regione; un movimento che ha potuto crescere anche grazie al contributo di chi ha svolto un’azione di governo.
Tuttavia, in una società che cambia così velocemente, è necessario un rinnovato impegno affinché il mondo dello sport possa dare il suo contributo al dialogo fra culture diverse, alla solidarietà, alla tolleranza e al rispetto reciproco.
La vicepresidente del Cip (Comitato Italiano Paralimpiadi) Melissa Milani ha manifestato soddisfazione per il fatto che stiano cadendo barriere culturali come quelle che hanno finora separato gli atleti disabili.
“Lo sport – ha sottolineato – deve essere sempre più per tutti, un fattore alla base della crescita degli individui, dove le diversità costituiscano una risorsa”.
Agli atleti è stata consegnata un’opera di ceramica di Faenza ispirata alla disciplina sportiva praticata.