“Sono soddisfatto per la convergenza con il Ministro Zaia sulle misure da attuare. E’ importante che questa intesa tra le Istituzioni sia da stimolo per una analoga convergenza del sistema produttivo sulle innovazioni da avviare sul piano commerciale e dell’export”.
Con queste parole l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha commentato l’incontro con il ministro delle politiche agricole Luca Zaia sulla crisi del Parmigiano-Reggiano,
svoltosi oggi a Roma.
“Un incontro preparatorio – ha spiegato Rabboni –
in cui si è definito un piano di lavoro comune, in vista della riunione che si svolgerà domani a Parma presso la sede del Consorzio del
Parmigiano Reggiano”.
Le iniziative concordate
Nell’ incontro odierno si è convenuto sulle misure urgenti da attuare, tra quelle che la Regione Emilia-Romagna e il “sistema del Parmigiano
Reggiano” avevano avanzato nei giorni scorsi al Ministro.
In particolare il piano di lavoro comune prevede l’attivazione nelle prossime settimane
da parte del Ministero delle procedure per l’inserimento del Parmigiano nelle aste di Agea destinate alle persone indigenti della Comunità
europea.
E’ previsto anche il sostegno del Ministero, attraverso la struttura Buonitalia, a progetti per l’export sui mercati esteri, così come l’organizzazione di un “tavolo” con la Grande Distribuzione Organizzata per definire un codice di autoregolamentazione per le vendite
promozionali.
Sulle altre proposte avanzate dalla Regione, a partire dalla dichiarazione di “stato di crisi”, sono in corso i necessari approfondimenti tecnici.
La Regione Emilia-Romagna , da parte sua, concorrerà con proprie risorse nel sostenere la promozione estera, così come contribuirà
all’abbattimento dei tassi di interesse per linee di credito agevolato, per le anticipazioni delle spese di conduzione di aziende e di allevamenti, con il supporto degli Agrifidi regionali. Sempre con
risorse proprie (dal Piano regionale di sviluppo rurale e dalla legge regionale sulle organizzazioni di prodotto), la Regione si attiverà per
sostenere le aggregazioni produttive e commerciali.