Home Lavoro In provincia di Modena un terzo dei cantieri edili è irregolare

In provincia di Modena un terzo dei cantieri edili è irregolare

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Attività di controllo, ma anche assistenza ed informazione ai lavoratori ed alle aziende. In concomitanza con l’avvio della quinta edizione della convention “Ambiente Lavoro”, l’Azienda USL di Modena diffonde i dati relativi ai controlli nei cantieri.


In particolare, dalla sesta campagna di controlli – condotta dal 22 settembre al 3 ottobre dai Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro e dalle Unità Operative Impiantistiche Antinfortunistiche delle Aziende USL di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza – risulta che rispetto alla precedente campagna si riduce il numero di cantieri irregolari in provincia di Modena, dal 50 al 34 per cento, rispecchiando un trend di miglioramento delle condizioni di sicurezza, pur nella persistenza di gravi violazioni. Nelle quattro province sono stati controllati 263 cantieri e in un terzo dei casi le carenze erano tali da comportare grave pericolo per i lavoratori.

Simile la situazione in termini percentuali in provincia di Modena dove sono stati controllati 75 cantieri nei quali operavano 161 imprese con 388 addetti complessivi, 45 dei quali lavoratori autonomi. Nei 25 cantieri trovati irregolari sono stati redatti 44 verbali di contravvenzione e sono state comminate sanzioni per un totale di 323.250 euro.

Nelle quattro province i controlli hanno riguardato in particolare i rischi di caduta dall’alto, i rischi di sprofondamento e di seppellimento negli scavi, la sicurezza degli impianti elettrici e delle macchine da cantiere, che notoriamente sono le principali cause di infortuni gravi e mortali. Il 30% circa dei ponteggi presentava irregolarità di diversa natura e analoga percentuale di irregolarità è stata riscontrata nelle lavorazioni sui tetti. Le Unità Operative Impiantistiche Antinfortunistiche hanno sottoposto a verifica 103 gru di cui solo 2 sono risultate irregolari. Nessuna delle gru presentava però pericolo di ribaltamento e rischio per le aree esterne ai cantieri.

Le carenze erano tali da comportare pericolo per i lavoratori nel 36% dei cantieri. Sono stati rilasciati 125 verbali di contravvenzione, l’83% nei confronti delle imprese e il 17% nei confronti delle altre figure responsabili, soprattutto coordinatori per la sicurezza. Le violazioni accertate sono state 162 e le sanzioni comminate ammontano a 896.000 euro.

Va segnalato che l’incremento della entità delle sanzioni (da 630.000 euro dell’ultima campagna agli attuali 896.000), pur a fronte della riduzione del numero di violazioni, è essenzialmente dovuto al nuovo sistema sanzionatorio introdotto a partire dal maggio scorso dal nuovo “Testo Unico” (decreto legislativo 81/2008) sulla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Anche la sesta campagna di controlli conferma quanto emerso nelle precedenti analoghe iniziative e quanto costantemente osservato nella intensa attività di controllo effettuata dai Servizi di Prevenzione delle Aziende USL: le irregolarità prevalenti riguardano l’inosservanza delle norme connesse con il rischio di caduta dall’alto. In particolare ben 110 irregolarità sulle 162 complessivamente riscontrate riguardano questo rischio.

Le carenze riscontrate sono coerenti con i dati statistici che individuano la caduta dall’alto come prima causa di infortunio grave e mortale. Anche in Emilia si conferma quindi l’esigenza di quanto indicato dai piani nazionale e regionale per la prevenzione degli infortuni in edilizia che pongono come priorità il controllo dell’applicazione delle misure di sicurezza contro il rischio di caduta dall’alto.

Il numero medio di dipendenti delle 462 imprese controllate presenti nei cantieri in questa campagna è di soli 2 lavoratori. Ciò conferma l’elevato processo di destrutturazione delle imprese, fattore che influenza negativamente le capacità organizzative e tecniche delle stesse ad attuare le misure di sicurezza. Si osserva inoltre il ricorso sistematico alla catena dei subappalti verso imprese sempre più piccole e la rilevanza del fenomeno delle imprese individuali senza dipendenti (il 28% dei presenti nei cantieri controllati erano lavoratori autonomi). La progettazione, l’organizzazione e la gestione della sicurezza, che rivestono un ruolo fondamentale per la salute dei lavoratori, nel comparto edile restano marginali e attuate in modo puramente formale. Oltre il 20% (33 su 162) delle contravvenzioni riscontrate riguardano sostanziali irregolarità organizzative.

I Servizi di Prevenzione delle Aziende USL delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza proseguiranno l’intensivo controllo delle condizioni di sicurezza nei cantieri edili come da programmazione e ripeteranno periodicamente analoghe campagne straordinarie di vigilanza.
Contestualmente intensificheranno le attività di assistenza e informazione alle imprese e ai lavoratori volte a promuovere la cultura della prevenzione negli addetti.

A testimonianza dell’impegno per la sicurezza nelle aziende, in questi giorni si tiene a Modena “Ambiente Lavoro” (8 e 9 ottobre, quartiere fieristico), la quinta convention nazionale dei responsabili dell’igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, organizzata da Modena Fiere in collaborazione con l’Azienda USL di Modena.

Per maggiori informazioni su questo evento è possibile visitare il sito Ambiente Lavoro.