Andrea Leoni, del gruppo di FI-PDL in un’interrogazione sollecita alla Giunta regionale un giudizio sulla manifestazione “organizzata da un gruppo di islamici” a Sassuolo, in provincia di Modena, “per contestare la decisione dell’Amministrazione comunale di vietare l’utilizzo di locali posti in via Circonvallazione n. 189 adibiti ad uso moschea senza necessaria autorizzazione e per chiedere la realizzazione di un nuovo centro di culto”.
“In pochi giorni – sostiene il consigliere – sono due i comuni dell’Emilia Romagna, Cesena e Sassuolo, nei quali i musulmani hanno risposto al divieto di utilizzare come moschea locali non destinati a tale uso, con manifestazioni plateali e non autorizzate caratterizzate dall’occupazione di strade, piazze, luoghi pubblici, con grave danno per l’incolumità dei cittadini e l’ordine pubblico”.
A Sassuolo, così come in numerosi comuni dell’Emilia Romagna, – continua Leoni – alle amministrazioni locali viene richiesta l’autorizzazione ad utilizzare fabbricati, appartamenti, magazzini, da eleggere a luoghi di culto per la professione della religione islamica, che “nella stragrande maggioranza dei casi le autorità locali sono costrette a negare poiché i luoghi scelti non rispettano le normative vigenti in materia”.
Il consigliere ritiene “necessario che l’Amministrazione comunale di Sassuolo risponda fermamente a manifestazioni non autorizzate e che non proceda ad ulteriori deroghe che non troverebbero alcuna giustificazione né sul piano del diritto né su quello sociale”.
Leoni chiede pertanto alla Regione se concordi sulla necessità di intervenire, anche di concerto con il comune, affinché la legalità sia riaffermata e per prevenire ed eventualmente impedire, altre manifestazioni non autorizzate. Nel ritenere “non più rinviabile la conoscenza dettagliata ed ufficiale delle moschee e dei centri di culto islamici presenti sul territorio regionale” il consigliere ne sollecita un censimento alla Regione “anche al fine di valutarne la necessità rispetto al reale numero e alle esigenze degli islamici praticanti”.
Altra proposta all’esecutivo di viale Aldo Moro: indire una moratoria delle autorizzazioni di nuove moschee e centri di culto in Emilia-Romagna per due anni.