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Pochi controlli ai pneumatici sulle strade

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Su 9.522.309 contravvenzioni fatte dalla Polizia Stradale nel 2006 nei comuni capoluogo di provincia italiani, soltanto 18.154, cioè lo 0,2% hanno riguardato i controlli ai dispositivi di frenatura, di illuminazione visiva e di segnalazione acustica dei veicoli. Nel novero di questi controlli (ex art.i 72-79 del Codice della Strada) vi sono anche quelli sui pneumatici che, pur essendo un elemento chiave per la sicurezza delle automobili, praticamente vengono controllati solo eccezionalmente dalle forze di polizia.

Questi dati emergono da uno studio di Federpneus (Federazione nazionale rivenditori specialisti di pneumatici).
Oggi sia i pneumatici nuovi che quelli ricostruiti sono particolarmente sicuri e consentono serenità di guida anche nelle condizioni più avverse.
Notevoli pericoli per la circolazione sono invece causati – sostiene Federpneus in una nota – dalla trascuratezza degli automobilisti nel mantenere le gomme in condizioni di efficienza e nel sostituirle tempestivamente quando si manifestano rotture o anomalie o, peggio ancora, quando la profondità del battistrada si avvicina al limite minimo fissato dal codice della strada in 1,6 millimetri. E’ quindi essenziale che le forze dell’ordine controllino i pneumatici e comunque per la sicurezza è sempre necessario un comportamento attivo da parte dell’automobilista.
Un altro aspetto di particolare importanza sarebbe che le forze di polizia, oltre al controllo della profondità del battistrada, verificassero con cura anche la corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici (indicata nella carta di circolazione del veicolo) che, come noto, ha notevoli ripercussioni oltre che sulla sicurezza, anche sui consumi di carburante e conseguentemente sulle emissioni nocive di CO2 del veicolo. Sono ben noti infatti i pericoli (perdita di aderenza e facilità di sbandamenti) o gli effetti negativi (maggiore usura e quindi meno sicurezza e durata) che una insufficiente pressione dei pneumatici possono provocare.
Il codice della strada attualmente però non prevede che le forze di polizia controllino la pressione di gonfiaggio delle gomme. In conseguenza di ciò e per contribuire alla sicurezza della circolazione ed al contenimento delle emissioni nocive dei veicoli, Federpneus chiede pertanto l’introduzione di una nuova norma del Codice della Strada che prescriva “l’obbligatorietà dei controlli da parte delle forze di polizia anche della corretta pressione dei pneumatici, prescritta dal costruttore automobilistico sulla carta di circolazione del veicolo”.