Tornano in libertà il produttore cinematografico Vittorio Cecchi Gori e il suo stretto collaboratore Luigi Barone. Lo ha stabilito il gip di Roma Guicla Mulliri accogliendo l’istanza di revoca dei domiciliari avanzata dai difensori Antonio Fiorella e Carlo Marchiolo.
L’ex patron della Fiorentina e il suo collaboratore erano finiti in carcere lo scorso 3 giugno con l’accusa di bancarotta fraudolenta.
L’8 luglio il produttore aveva ottenuto di essere ricoverato in clinica per disturbi e il 26 luglio gli erano stati concessi gli arresti domiciliari.
Cecchi Gori attualmente ha a Roma 3 pendenze processuali. Una riguarda il fallimento della FinMaVi e il 14 ottobre prossimo il giudice Adele Rando deciderà sulla richiesta del rinvio a giudizio.
Per il fallimento della Safin, il processo si svolgerà il 5 dicembre prossimo davanti alla prima sezione del tribunale penale di Roma. Con Cecchi Gori, che dovrà rispondere di bancarotta per distrazione, saranno processati anche Barone, Vittorio Micocci, Ettore Parlato e Alessandro Mattioli ed Edoardo De Memme.
Mentre il 16 dicembre tornerà invece all’esame del giudice una vicenda nella quale il produttore è accusato di percosse e minacce a Valeria Marini.
Fonte: Adnkronos