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Inaugurati gli Stati Generali della comunicazione pubblica in Italia e in Europa

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Si è svolta questa mattina a Palazzo Re Enzo la sessione dal titolo La stagione delle riforme e la comunicazione pubblica, che ha dato il via alla tre giorni bolognese degli Stati Generali della comunicazione pubblica. La manifestazione, che durerà da oggi a mercoledì 8 ottobre, è organizzata dall’Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale, con il contributo di BolognaFiere.

Ad aprire i lavori è stato Gerardo Mombelli, presidente della Associazione “Comunicazione pubblica”, che ha spiegato il significato dell’evento: “Gli Stati Generali della comunicazione pubblica nascono dalla volontà di identificare le novità, i cambiamenti, le differenze del rapporto tra l’amministrazione e i cittadini. Le parole chiave di questo rapporto devono essere democrazia e partecipazione”.

“Solo misurando i problemi – ha detto stamattina Mombelli – è possibile arrivare alla gestione delle soluzioni adottabili. Purtroppo anche nel settore della comunicazione è riscontrabile un divario enorme tra gli impegni assunti dalle norme di legge e l’attuazione concreta delle proposte ventilate. Ecco perché è importante entrare nell’ottica del rinnovamento degli apparati pubblici, da un lato, e del crescente coinvolgimento dei cittadini, dall’altro”.

Secondo il sindaco di Bologna Sergio Cofferati la pubblica amministrazione ha un estremo bisogno di aggiornarsi perché “esattamente come un’impresa deve essere efficiente, efficace e produttiva”. “E’ indispensabile che le azioni della pubblica amministrazioni vengano comunicate e che le persone, proprio sulla base della conoscenza acquisita, diventino soggetti attivi. Oggi si parla tanto di federalismo e decentramento – ha spiegato il primo cittadino – ma la comunicazione, come gli altri apparati della pubblica amministrazione, non può funzionare a compartimenti stagni: ogni processo di cambiamento ha bisogno di straordinarie energie che vadano ad integrare e arricchire gli antichi riferimenti istituzionali”.

La presidente del Consiglio Regione Emilia-Romagna Monica Donini è intervenuta alla tavola rotonda ponendosi alcune domande sul senso delle istituzioni e dei momenti di discussione e di confronto. “La comunicazione è importante ma non deve essere fine a se stessa: ad esempio l’Emilia-Romagna detiene il triste primato in Europa degli incidenti sul lavoro, eppure non mancano le iniziative di informazione – ha detto Donini -. E’ fondamentale dunque che la comunicazione abbia ricadute effettive sui comportamenti individuali”.
“Bisogna investire nello spirito critico, definire un interesse pubblico comune, ripopolare i luoghi della democrazia di rappresentanza” ha concluso la presidente dell’Assemblea della Regione Emilia-Romagna.

Nelle parole dell’assessore alla comunicazione Provincia di Bologna Stefano Alvergna alcuni problemi da affrontare, tra cui quello delle risorse in comunicazione. “Cifre predisposte ad hoc per comunicare un’opera dovrebbero essere già previste dalla fase della progettazione. Inoltre è importante cercare di coinvolgere il più possibile la popolazione, tenendo conto dei problemi di alfabetizzazione informatica che interessano le fasce più deboli – ha detto Alvergna -. Va bene puntare sugli strumenti informatici ma senza escludere chi questi strumenti non li possiede”. Secondo l’assessore un’altra importante sfida è quella legata alla configurazione di nuove città metropolitane, a cui è necessario approcciarsi in modo aperto e flessibile. “Gli Stati generali sono un’occasione preziosa per rinnovare e rinnovarci” ha concluso Alvergna.

Sul bisogno di comunicare meglio ciò che si fa ha insistito anche Luigi Litardi, Direttore Generale della Camera di Commercio di Bologna e consigliere di Bologna Fiere. “Il rapporto tra pubblica amministrazione e cittadini deve essere costantemente aperto alle innovazioni e alle trasformazioni perché viviamo in un contesto estremamente mutevole – ha affermato Litardi -. La pubblica amministrazione, per poter offrire sempre meglio risposte al cittadino, deve investire su attività di semplificazione, dematerializzazione cartacea e telematica”.

Gli Stati Generali della comunicazione sono previsti, oltre ai seminari, anche i laboratori di comunicazione “Sapere & Fare” rivolti agli operatori della comunicazione. Inoltre saranno assegnati i premi “Europa 2008” e “CP” a personalità particolarmente impegnate in questi settori. Saranno anche premiati i vincitori del concorso: “Una P.A. da favola”.

Il programma è aggiornato su Com Pubblica