Il Gruppo di Attività Educativa Babele opera dal 1990 con lo scopo di accompagnare la crescita di ragazzi dagli 11 ai 20 anni, durante momenti scolastici e di gioco. È un progetto della Parrocchia di Fiorano e si svolge in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
Vi sono impegnati educatori professionali affiancati da volontari. I volontari sono prevalentemente studenti universitari e di scuola superiore che investono nel gruppo il loro tempo perché la relazione tra giovani e ragazzi è arricchente per entrambe le parti.
Così gli educatori e i volontari del Gruppo Babele presentano la loto attività:
“Dagli anni novanta ne sono passati di ragazzi, educatori, volontari, amici e collaboratori. Dagli anni novanta sono state festeggiate feste, ricorrenze, promozioni; sono stati svolti compiti, ricerche; sono stati organizzate gite e attività pomeridiane. Dagli anni novanta sono state organizzate riunioni formative, con gli insegnanti, con i genitori, con gli assessori e i tecnici del Comune di riferimento. Dagli anni novanta molte sono state le sorprese, i successi e le fatiche! Tre ingredienti sono rimasti immutati: il nome del servizio, perché anche se venisse cambiato tutti coloro che sono coinvolti ed affezionati ad esso continuerebbero a chiamarlo così: BABELE; la preziosa collaborazione che si è creata e continuamente si vuole rinforzare tra scuola, famiglia, servizi comunali ed educatori; la passione e l’entusiasmo con i quali ognuno di noi accoglie l’altro e la consapevolezza che ognuno di noi è importante per la crescita degli altri.
Vogliamo qui presentare cos’è il Gruppo Babele: chi contribuisce a renderlo ogni pomeriggio migliore, che organizzazione si è dato e quali sono le finalità che si prefigge.
Il GET Babele è aperto tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 17,30. Decidono di partecipare, in accordo con la scuola e i genitori, i ragazzi che frequentano la scuola media inferiore e i ragazzi che frequentano le scuole superiori presenti sul territorio. Al GET Babele partecipano ragazzi residenti nel comune di Fiorano. Il pomeriggio è suddiviso in tre momenti: accoglienza, studio, laboratori/giochi di gruppo/attività di socializzazione. Ognuno di questi è preparato dall’equipe di educatori, presentato ai ragazzi e realizzato con il loro contributo. Entro le ore 15 i ragazzi arrivano accompagnati dalla famiglia o dal trasporto scolastico: è un momento libero, di socializzazione e di gioco. Dalle ore 15 alle 16.45 il tempo è dedicato allo studio: ogni educatore accompagna un gruppo ristretto di ragazzi nell’esecuzione dei compiti scritti e nelle esposizioni orali. Sono frequenti le attività di ripasso e di approfondimento. Dalle 16.45 alle 17.30 i ragazzi scelgono di partecipare, in accordo con l’educatore presente, ai laboratori manuali e creativi, a giochi di società o giochi all’aperto. Alcuni ragazzi chiedono di continuare il momento dello studio fino alle 17.30. Un percorso interessante di valorizzazione delle capacità di ogni ragazzo e degli interessi dei singoli educatori è stato il percorso denominato “Special Day Medie”.
Ogni mese l’intero pomeriggio è dedicato ad un tema specifico da discutere insieme ai ragazzi. Il contenuto della riflessione, scaturita dalla provocazione preparata dagli educatori, viene presentato davanti agli altri gruppi, in un momento di sessione finale. A turno il portavoce relaziona e restituisce agli altri ragazzi il frutto della riflessione fatta nel piccolo gruppo. Sono tre gli aspetti da sottolineare riguardo questa esperienza: si è rivelato necessario e stimolante per tutti i partecipanti affrontare insieme ai ragazzi un argomento di attualità o di interesse reciproco, per sviluppare in loro la capacità critica e fornire nuovi e più ricchi spunti di riflessione; il percorso intrapreso ha permesso di rinforzare e approfondire le relazioni di conoscenza tra i membri del gruppo dei pari e tra i ragazzi e gli educatori; l’equipe di educatori e i ragazzi coinvolti hanno potuto sperimentare e verificare una modalità alternativa di apprendimento.
I volontari hanno un ruolo importante: sono giovani che frequentano le scuole superiori e volontari di servizio civile, e sanno costruire legami di conoscenza e affetto con le ragazze e i ragazzi del Babele. Quattro sono i punti fermi che anche in questa occasione desideriamo ribadire:
– Il rispetto delle regole: è una conquista dei ragazzi stessi. Stare al babele è un privilegio che si mantiene soltanto rispettando le regole decise e condivise all’inizio dell’anno. Le regole servono per vivere insieme senza “calpestare” chi ci sta a fianco.
– Impegno e partecipazione: ogni membro del gruppo Babele ha la volontà di impegnarsi perché tutti siano accolti senza discriminazioni. Ad ognuno è richiesto di impiegare al massimo le capacità che si possiedono. Ad ognuno viene affidata una responsabilità, proporzionata all’età e alle capacità possedute.
– Il rispetto e la cura degli spazi: ogni ragazzo, volontario ed educatore ha la responsabilità degli oggetti, attrezzatura e spazi che utilizza.
– Curiosità ed entusiasmo: siamo certi che solo se sapremo essere curiosi, desiderosi di apprendere dagli altri con i quali viviamo, avremo a disposizione strumenti più precisi ed approfonditi per affrontare le situazioni che vivremo nella nostra vita.
Per approfondimenti visitate il nostro sito: www.gruppobabele.it”