“Dopo avere speso 5 milioni di euro tolti dalle tasche dei cittadini in 10 anni per pagare le bollette di luce gas e acqua, dopo aver garantito la casa e mantenuto i privilegi di qualche centinaio di nomadi in città, gli Enti locali modenesi si inventano l’ennesima ed inutile rassegna per celebrare per tre giorni la cultura rom e sinti. Evidentemente lo spreco di soldi pubblici a Modena piace e quindi si ripete. Anziché organizzare un fine settimana dedicato alla conoscenza e alla valorizzazione dell’enorme patrimonio culturale e storico di Modena e della sua provincia, le giunte rosse preferiscono promuovere e divulgare con i soldi di tutti la tradizione Gypsie ed interrogarsi su da dove vengono e dove va la cultura sinti. Incredibile”.
Lo ha affermato, presentando due interrogazioni rispettivamente a Regione e Comune di Modena, il Consigliere regionale del PDL e Capogruppo in Consiglio comunale a Modena, Andrea Leoni.
“Ancora una volta gli enti locali di sinistra si trovano uniti non per investire sul miglioramento dei servizi per tutti i cittadini ma per elargire soldi pubblici ad iniziative che non servono a ben poco per l’integrazione ma che anzi, risultano discriminatorie nei confronti dei cittadini non nomadi. Iniziative e manifestazioni utili solo a chi le fa.
Quanto costerà fare arrivare a parlare a Modena e a Nonantola più di 20 relatori provenienti dall’Italia e dall’estero? Quante le spese a carico di Comune di Modena, provincia e Regione, per la gestione di una tre giorni di eventi, spettacoli e conferenze?
In una città dove la Giunta Pighi piange miseria, dove i servizi per le famiglie costano come oro, questa iniziativa suona come l’ennesima offesa nei confronti di tutti i modenesi onesti che per anni hanno pagato tasse salatissime per mantenere quei nomadi che non pagavano nemmeno le bollette, che hanno devastato il suolo pubblico di via Baccellieria, ma che oggi ancora una volta vengono riveriti dalle amministrazioni di sinistra. Per noi queste iniziative non si devono fare. Personalmente continuerò a battermi affinché lo spreco di denaro pubblico per organizzare feste muticulturali e multietniche finisca una volta per tutte”.