I dati sull’occupazione ceramica di confindustria ceramica sono preoccupanti, c’è stata una diminuzione del 3,1% nel 2007 rispetto al 2006 (28.093 nel 2006 e 27.210 nel 2007) , ma il vero dato allarmante è il trend negativo preventivato nei prossimi mesi, migliaia di lavoratori purtroppo perderanno il posto di lavoro e il numero dei precari potrebbe aumentare a livello esponenziale.
E’ ormai reale l’allarme recessione , quindi servono, oggi piu’ che mai a Sassuolo delle politiche di sviluppo anticicliche, mobilitando risorse per investimenti nelle infrastrutture materiali e immateriali, nelle reti energetiche, nell’innovazione, nella formazione , ma sopratutto nella ricerca.
Manca infatti ,sia sul territorio locale e nazionale, una efficace politica di accelerazione per la innovazione in economia ed aiuto ai giovani imprenditori o iniziative di start-up, mediante la costituzione di società pubbliche con partecipazione di azionariato diffuso, per lo sviluppo d’aziende di giovani con progetti innovativi.
Come tutti sappiamo, non sempre è sufficiente avere buone idee e voglia di fare per avviare un’impresa: quando mancano i mezzi e le risorse è necessario fare appello alle opportunità, pubbliche e private, messe a disposizione dei piccoli imprenditori in fase di start-up.
Le istituzioni hanno probabilmente dimenticato di mettere in agenda l’obiettivo di aiutare i giovani imprenditori a riflettere e a far chiarezza su alcuni aspetti che oggi contraddistinguono le aziende di successo dalle altre: in quest’epoca, infatti, nessuno può permettersi di non essere competente, flessibile e veloce.
Far nascere aziende innovative, capaci di svilupparsi rapidamente conquistando nuovi mercati, è uno tra i compiti principali delle istituzioni. Un ruolo reso ancora più necessario da un tasso di natalità delle aziende che nel nostro Paese è drammaticamente basso, ma anche dalle difficoltà di sviluppo incontrate dalle piccole e medie imprese e dallo scarso successo dei business-plan presentati ai fondi di private equità ( buone idee che restano solo sulla carta).
E’ necessaria una nuova mission: fino a ieri puntavamo a favorire l’aggregazione di imprese già esistenti, oggi dobbiamo aiutare chi ha buone idee a creare aziende di successo.
Chiediamo dunque non solo contributi alle spese e/o, premi-incentivi, ma anche training on the job che garantiscono un sostegno costante.
Ora anche la retorica del distretto ceramico come una delle locomotive economiche e produttive d’Europa sta per essere messa definitivamente in crisi. Da un lato sono sempre più numerose le fabbriche e le attività produttive in genere che si trasferiscono altrove, dall’altro i dati sull’occupazione ne risentono in modo sempre più pesante.
Sottolineiamo ancora una volta che per ottenere bisogna dare, ma per dare bisogna essere.
Vogliamo, quindi dire alle istituzioni: lasciate lavorare liberamente le aziende con meno burocrazia ed incentivate l’imprenditorialita’ giovanile con il miglioramento delle condizioni in cui si possa fare impresa.
Ai giovani invece sollecitiamo ad avere piu’ coraggio, e di non avere paura di sbagliare. E di ricominciare a credere in un futuro.
(Piccinini Dott. Ivano, Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)