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Camorra, presi i presunti killer della strage di Castel Volturno

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Li hanno presi in un solo colpo i 3 presunti killer della strage di Castel Volturno: Alessandro Cirillo, Giovanni Letizia e Oreste Spagnuolo sono stati arrestati all’alba di oggi dai carabinbieri del Comando provinciale di Caserta. Si nascondevano in 3 diversi appartamenti situati a Quarto, località flegrea del napoletano. Armati fino ai denti, i boss non hanno fatto in tempo a usare pistole e mitra all’arrivo dei carabinieri: sono stati ammanettati e condotti in caserma.

A carico di Spagnuolo e Cirillo i pm della Direzione distrettuale antimafia avevano emesso poco dopo la strage – in cui furono uccisi un italiano e 6 africani – un provvedimento di fermo per strage. Appena 4 giorni dopo gli agenti della Squadra mobile avevano arrestato Ferdinando Cesarano, presunto evaso agli arresti domiciliari per andare a commettere gli omicidi. Il fermo è stato poi confermato dal gip.
Nei 3 covi dove sono stati arrestati i tre boss i carabinieri hanno sequestrato tra l’altro 2 kalashnikov e due pistole calibro 9×21. Nella stessa operazione sono stati arrestati anche 107 presunti affiliati al clan dei Casalesi.

I poliziotti, con la Guardia di finanza, hanno anche sequestrato beni alla cosca per circa 100 milioni di euro. Gli agenti della Squadra mobile avrebbero arrestato i vari capizona della cosca, tra i quali i Reccia e gli esattori delle varie zone del casertano. Una parte delle 107 ordinanze di custodia cautelare è stata eseguita in carcere a carico di camorristi già detenuti.

”Lo Stato vuole riprendere il controllo del territorio”. Con la maxi operazione condotta nei confronti dei clan della camorra, “è stato inferto un colpo durissimo” alla criminalità organizzata. E’ il ministro dell’Interno Roberto Maroni a sottolineare, in una conferenza a Palazzo Chigi, l’importanza dell’operazione che ha portato alla cattura di diversi nomi di spicco dei clan Bidognetti e Schiavone e all’arresto dei presunti componenti del gruppo di fuoco della strage di Castelvolturno. “Il segnale che lo Stato è riuscito a dare – ha aggiunto Maroni – è che lo Stato c’è, interviene in modo efficace e vuole riprendere il controllo del territorio. E’ la prima importante risposta che lo Stato dà alla vera e propria guerra dichiarata dalla camorra contro lo Stato, la società e i cittadini. La pressione continuerà nel tempo finché la guerra alla camorra non sarà vinta”.

Fonte: Adnkronos