Home Sassuolo Conto Anchio a Sassuolo: ‘valorizziamo i saperi dei nostri anziani’

Conto Anchio a Sassuolo: ‘valorizziamo i saperi dei nostri anziani’

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Le persone anziane con più di 65 anni d’età (e/o in quiescenza lavorativa), spesso non sono adeguatamente valorizzate per i loro “saperi” e non si rendono partecipi di una società in evoluzione, infatti se si guarda Sassuolo nello specifico, essi non ricoprono un ruolo attivo e significativo, sulla base delle loro specifiche potenzialità attitudini ed interessi.


E’ necessario dunque favorire la vita di relazioni degli anziani e farli sentire piu’ “vivi” e “importanti tasselli” all’interno della collettivita’ di Sassuolo.
Tanti anziani sono in grado di impegnarsi per migliorare la loro vita e quella di tanti altri.
Molti anziani hanno, pero’, perso probabilmente la propria autostima, perche’ tante volte vengono messi in secondo piano dalle istituzioni , infatti un grande problema è la solitudine delle persone anziane, che tendono a restare alla periferia del sistema sociale, perché non del tutto autonome, e spesso anche con una diminuita capacità di muoversi.
Ci si dimentica che la loro esperienza nei più svariati settori può rispondere a specifici bisogni sociali, a cui non sempre riescono a rispondere i servizi istituzionali, spesso impegnati a far fronte ad esigenze prioritarie e specifiche.

Questi anziani volenterosi potrebbero cosi’ avere un impiego e un contenuto compenso, ma soprattutto potrebbero dar voce alle loro esperienze ( la societa’ potrebbe sicuramente far tesoro del loro bagaglio di memoria storica, per mettere a confronto le generazioni) ed assicurare loro motivazione sociale.
Possiamo certamente quindi utilizzare l’esperienza degli anziani per rispondere ai bisogni tradizionali e non della nostra società.

A Sassuolo siamo ancora molto indietro rispetto alle altre citta’ europee. Esistono alcune (poche!) iniziative politiche per la terza età, ma sono soprattutto a livello assistenziale. Al di là delle iniziative assistenziali quello che manca è l’approccio giusto al problema, e’ un problema culturale: bisogna creare una nuova cultura in cui ci sia spazio per persone che hanno del tempo e del reddito, anche se quest’ultimo spesso non è alto, da valorizzare, senza creare barriere legate all’età anagrafica.
Lo stato sociale attuale degli anziani dunque è abbastanza negativo, soprattutto a livello istituzionale. Per fortuna però c’è una grossa attenzione e tensione su questo argomento nel mondo del volontariato. Esiste anche una grande disponibilità a impegnarsi su questo problema da parte di molti, tra cui il nostro Comitato Conto Anch’io a Sassuolo, e questo ci lascia ben sperare.

(Piccinini Dott. Ivano, Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)