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L’Azienda USL di Bologna alla Komen Race for the Cure

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Sono già 500 gli operatori dell’azienda USL di Bologna iscritti alla Race for the Cure per testimoniare con la loro presenza il sostegno alla prevenzione dei tumori al seno. Una prevenzione nella quale l’Azienda USL di Bologna è da sempre impegnata e in particolare modo negli ultimi 10 anni attraverso l’attuazione del programma di screening che ha consentito l’individuazione già di 1489 tumori.

1489 i tumori diagnosticati in 10 anni grazie allo screening regionale per la prevenzione del tumore della mammella, attivo dal 1997 nell’Azienda USL di Bologna, e arrivato al suo 5° giro di inviti.
Sono 65.788, il 62.8%, le donne tra i 50 e i 69 anni, fascia di età considerata a maggior rischio da numerosi studi, su 104.726 donne invitate, che nel biennio 2006-2007 hanno aderito al programma di screening dell’Azienda USL di Bologna. L’invito arriva tramite lettera e rispetta l’intervallo di due anni, dal precedente screening mammografico. Nella lettera, inoltre, è indicato il numero telefonico del Centro Screening a cui rivolgersi per eventuali cambi di appuntamento o richiesta di informazioni.

Programma di screening mammografico dell’Azienda USL di Bologna: partecipare conviene, parlano i numeri
Il più delle volte si tratta di lesioni di piccole dimensioni: scoprirle in tempo rappresenta l’obiettivo fondamentale del programma di screening dell’Azienda USL di Bologna. Più del 90% delle donne a cui viene diagnosticato un tumore inferiore a 1 cm, infatti, se trattate adeguatamente, anche a distanza di 10 anni sono libere dalla malattia. Le diagnosi di tumori maligni, nelle donne aderenti allo screening, sono progressivamente diminuite dal 6,1 al 4,7 per 1000. Dall’inizio dello screening, inoltre, è aumentata la percentuale di tumori non ancora invasivi (dal 14 al 21%), ed è diminuita la percentuale di tumori in stadio più avanzato (dal 36 al 26%). Di conseguenza la percentuale dei trattamenti chirurgici conservativi è aumentata dal 68% all’83%.
Un recente studio italiano pubblicato sul British Journal of Cancer, che ha visto partecipare anche la Azienda USL di Bologna, assieme a molte altre aziende sanitarie italiane, ha dimostrato una riduzione della mortalità per tumore della mammella del 45% nelle donne che hanno eseguito una mammografia di screening aderendo all’invito rispetto a quelle non rispondenti. Questo risultato è molto importante per le donne e sollecita a proseguire nel grande e positivo lavoro svolto in questi anni da tutti i servizi che operano nei programmi di screening, in aggiunta a quanto si continua a fare in Senologia nelle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Emilia-Romagna.

Tumore al seno: dura battaglia
In Italia nel 2007 si sono verificati 34.000 nuovi casi di tumore al seno. In Emilia Romagna sono state operate quasi 5000 donne. Lo screening mammografica dell’Azienda USL di Bologna si è posto sino dai suoi primi anni come una sorta di “laboratorio sanitario”: presa in carico totale delle donne, completezza piena del percorso diagnostico-terapeutico-riabilitativo offerto e la stretta collaborazione multidisciplinare sono le caratteristiche che lo contraddistinguono. L’accesso preferenziale del percorso è rappresentato a Bologna dalla Senologia Diagnostica diretta da Gianni Saguatti, che coordina anche il programma di screening per la prevenzione dei tumori del seno.
Lo screening mammografico dell’Azienda USL di Bologna a casa tua: l’unità mammografica mobile
Lo screening mammografico a casa tua. Non è solo uno slogan ma è realtà. Da gennaio scorso, infatti, l’Azienda USL di Bologna ha acquistato un mammografo mobile, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Il mammografo è in tournée nei vari comuni della provincia di Bologna e ha già effettuato più di 2000 mammografie alle donne, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, fascia di età considerata a maggior rischio da numerosi studi, residenti a Budrio, Castenaso, Castiglion dei Pepoli, Molinella, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, Pianoro, Loiano, Monterenzio e Monghidoro. Il mezzo mobile, attrezzato con un mammografo digitale di ultima generazione, fa capo all’unità operativa di Senologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna – Azienda USL di Bologna – e non necessita l’appoggio di nessuna struttura sanitaria.