“Dopo venti minuti avevamo già perso la partita: non era per niente facile riprenderla, non mi sembrava che avessimo le forze per recuperare un doppio svantaggio in dieci contro undici, i miracoli non sempre si riescono a fare”. Così Mister Arrigoni a fine partita.
“E dire che all’inizio eravamo partiti benissimo, poi c’è stato l’episodio del rigore che ha cambiato tutto e siamo andati vicini al pareggio col palo di Marchini, ma sull’azione d’attacco successiva l’Udinese ha raddoppiato e lì la gara è finita: sono stato giocatore e so che, quando sei sotto di due reti e in inferiorità numerica, non hai una gran voglia di fare chissà cosa, tant’è vero che nell’intervallo ho detto ai ragazzi che ci saranno altre partite. Non posso nemmeno giudicare la mia squadra – prosegue il Mister – tranne che per i primi venti minuti: il resto è ingiudicabile, faccio fatica a parlare della mia squadra quando al 20’ la partita è già persa. Fino al momento del rigore che ha sbloccato il risultato, non si annusava che potesse finire in questo modo, poi in cinque minuti è succeso tutto”.
Ora dovrà anche inventarsi la difesa: indisponibili Castellini e Moras, verrà squalificato Britos.
“Forse provo a forzare il recupero di Moras, ma non voglio nemmeno correre il rischio di perderlo di nuovo. Oggi, dopo l’espulsione di Britos, ho spostato Zenoni al centro: l’avevo provato alcune volte in allenamento. Quanto all’episodio del rigore, è stato un errore incredibile di tutta la difesa: dovevamo stare attenti solo a quel tipo di azione, alle verticalizzazioni per gli attaccanti, avevamo lavorato per difendere ed evitare questi palloni e invece c’è stato un black out. Questo mi dà fastidio”.
Ora da dove si riparte?
“Adesso dobbiamo essere bravi a ricaricarci: non si può dire che non è successo nulla. Devi avere amor proprio e dire: adesso bisogna dare qualcosa di diverso, cercare di eliminare gli errori, anche perché non ti perdonano niente”.
Come valuta l’esordio di Rodriguez?
“È una delle note positive della serata”.
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