Nella giornata di giovedì 4 settembre, erano giunte all’amministrazione comunale segnalazioni in merito ad una presunta intossicazione alimentare, che potrebbe essere stata la causa di disturbi gastrointestinali che hanno colpito 26 bambini di due sezioni della scuola d’infanzia Umberto Farri.
L’amministrazione comunale responsabilmente aveva immediatamente attivato i servizi di competenza ed in particolare il SIAN (servizio di igiene alimentare e nutrizione) i cui operatori hanno provveduto a prelevare presso la ditta CIR, che fornisce i pasti nella scuola indicata, campioni del cibo somministrato nella giornata precedente.
Dopo una prima serie di esami che hanno escluso le patologie più gravi, nella mattinata di oggi è giunta segnalazione dai servizi competenti che dalle ulteriori e più approfondite analisi effettuate sui campioni di cibo prelevati dal pasto fornito mercoledì 3 settembre, composto da lasagne e prosciutto cotto, non è risultata la presenza di germi che possano avere determinato la tossinfezione che ha colpito i bambini, ad eccezione di un tipo di listeria assolutamente innocuo.
Va precisato che l’amministrazione comunale, unitamente agli operatori del SIAN e di CIR, aveva incontrato in due occasioni i genitori della scuola Farri per fornire tutte le informazioni del caso e per tranquillizzarli rispetto ad una situazione che si è risolta positivamente per tutti i bambini (ad eccezione di uno) nel lasso di due/tre giorni.
Resta il dubbio che eventuali germi fossero presenti in una porzione di prosciutto, proveniente tuttavia dalla stessa partita analizzata, che è stato ultimato e quindi che non è stato possibile controllare. Considerata l’assoluta igienicità dei luoghi e la severità e la frequenza dei controlli, l’episodio risulta avere quindi i contorni dell’eccezionalità.
L’amministrazione comunale, tuttavia, resterà vigile affinché i servizi di ristorazione collettiva nelle strutture pubbliche mantengano i più alti standard di qualità e sicurezza.