Ospiterà 160 bici, proteggendole da furti e intemperie. Il deposito protetto per biciclette inaugurato questa mattina alla scuola Lanfranco, primo in Italia nel suo genere, consentirà di dare soluzione all’esigenza di sicurezza espressa più volte dalla Direzione della scuola, specialmente a seguito dei numerosi furti di biciclette segnalati. La struttura, realizzata dal Comune di Modena, non a caso è collocata nell’area cortiliva della scuola media Lanfranco.
Il progetto, infatti, premia una scuola che negli ultimi dieci anni si è distinta per l’impegno dei genitori, dei dirigenti scolastici e degli insegnanti in campo ambientale. In particolare, qui è nato il progetto “Vado a scuola con gli amici”, che poi si è esteso ad altre scuole cittadine, e quasi metà degli studenti si sposta a piedi e in bici. Da parte sua, il Comune ha migliorato la rete di percorsi ciclo pedonali intorno all’istituto, consentendo ad un crescente numero di bambini di servirsi di itinerari sicuri.
Il nuovo deposito ha ricevuto un cofinanziamento da parte della Regione Emilia Romagna nell’ambito del progetto “Pedal”, realizzato nel periodo 2006/2008 dalla regione in due scuole medie di Modena (Lanfranco e Guidotti) e in una di Reggio Emilia (Istituto Marco Lepido).
Obiettivo del progetto è stato quello di sperimentare originali interventi educativi e informativi sul tema dell’inquinamento ambientale, con particolare attenzione a quello generato dal traffico veicolare, per poi renderli generalizzabili in tutte le scuole del territorio regionale. Ha inteso, inoltre, promuovere la mobilità sostenibile sui percorsi casa/scuola presso una larga utenza potenziale. A Modena il progetto ha coinvolto 7 classi in due anni scolastici successivi, per un totale di circa 150 studenti e 10 insegnanti. Prevedeva sin dall’inizio la realizzazione di strutture e/o servizi a supporto della mobilità ciclistica e pedonale.
Il deposito protetto per biciclette inaugurato stamattina conclude simbolicamente “Pedal”. Tra le altre attività realizzate nell’ambito del progetto, che ha coinvolto oltre al Comune di Modena e alla Regione Emilia Romagna anche l’Osservatorio per la sicurezza stradale regionale, l’Arpa regionale, il Cnr di Bologna e la Fiab di Modena (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), la rilevazione degli spostamenti casa/scuola, i laboratori scientifici con sperimenti sull’inquinamento, la misurazione dell’inquinamento quotidiano grazie all’impiego di rilevatori personali, la presentazione delle opportunità di spostamento ecologico in città, i corsi per la manutenzione della bicicletta, le attività per la sicurezza stradale.