Secondo appuntamento con gli incontri aperti al pubblico organizzati dalla Biennale del Paesaggio all’interno del workshop internazionale di progettazione in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia quello che si terrà domani – sabato 20 settembre – alle ore 15.30 presso il Mauriziano a Reggio Emilia. L’incontro ha il titolo “Saper veder nuovi paesaggi” e verrà condotto dal Prof. Franco Zagari dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria con un contributo di Gian Maria Sforza Fogliani, dottore di ricerca in Architettura dei Parchi e dei Giardini e Assetto del Territorio presso l’Università di Reggio Calabria.
L’incontro verterà sull’urgenza di tener conto di una distanza fra le nuove pressanti risposte
richieste dall’evoluzione dell’habitat e una crescente diffusa inerzia sociale, una difficoltà a
formulare un progetto comune, cui corrisponde un immaginario estetico molto povero.
Il nostro problema, afferma Zagari, è di “saper vedere, saper leggere e interpretare le tendenze
in atto di trasformazione del territorio e di saper parlare di paesaggio al pubblico, sia nel senso della potenzialità di un patrimonio, sia nel senso di una cultura e di una pratica progettuale, facendo riferimento alle sue tradizioni come alle sue prospettive.
Oggi noi parliamo di paesaggi canonici (beni culturali), ma anche di paesaggi urbani, industriali, rurali, ecologici, materiali/immateriali, diurni/notturni, effimeri, tematici, ludici ecc. L’importante è di non parlare di paesaggio necessariamente solo al passato e con nostalgia, come di un reperto museale. Non esiste un paesaggio che non faccia
parte di un circuito vitale, né esiste un paesaggio senza un progetto permanente”.
Il contributo di Zagari si dividerà sostanzialmente in due tempi: nel primo affronterà la perorazione dell’importanza prioritaria di una cultura propositiva del paesaggio per una maggiore qualità dell’habitat e nel secondo la lettura in chiave autobiografica di un’esperienza progettuale, traendo pretesto poetico da una rievocazione di idee archetipiche dell’arte dei giardini per delineare alcuni momenti topici del processo creativo del paesaggio contemporaneo.
Il contributo di Gian Maria Sforza, dal titolo “Immateriale paesaggio: notturno, luminoso” affronterà il paesaggio notturno non come negativo del giorno, ma come condizione
eccezionale, autonoma, privilegiata, inesplorata su cui lavorare e sperimentare.
Riformulare un immaginario attraverso operazioni di trasformazione temporanee, estemporanee, volutamente non definitive eppur ripetibili ha portato a raccogliere preferibilmente quei lavori che più hanno saputo forzare i confini della disciplina e della tecnica, considerando quel tipo di operazioni vere trasformazioni radicali e possibili direzioni per lo sviluppo di nuovi scenari luminosi, anche per l’illuminazione pubblica.
Per il pubblico interessato, alla conclusione dell’incontro, ci sarà la possibilità di partecipare
ad una visita guidata gratuita al Mauriziano condotta dallo storico reggiano Umberto Nobili
della durata di un’ora circa.
Terzo e ultimo momento aperto al pubblico è previsto per lunedì 22 settembre alle ore 18.30 presso l’Archivio Sereni del Museo Cervi a Gattatico di Reggio Emilia dove si svolgerà l’incontro dal titolo “Quello che si vede e quello che si mangia”, interverrà il Prof. Joao Ferreira Nunes.