A sei mesi dalla crisi della Castellini Spa di Castelmaggiore, la Provincia ha incontrato l’azienda che l’ha acquisita, la Cefla di Imola, e le organizzazioni sindacali metalmeccaniche bolognesi per una verifica dell’andamento del piano di risanamento.
All’incontro erano presenti l’assessore al Lavoro, Paolo Rebaudengo, la dirigente del Servizio industria, artigianato e commercio della Provincia, Giovanna Trombetti, il direttore generale di Cefla, Giovanni Scarlini, il nuovo direttore generale della Castellini, Andrea Albertini, Alvise Bragadin di Unindustria, i
rappresentanti di Fiom, Fim e Uilm e della Rsu aziendale.
Il direttore Scarlini, che in un precedente incontro era stato molto cauto sulle prospettive, ha dichiarato che sul versante delle vendite il bilancio 2008 si potrà chiudere senza gravi drammi grazie alla solidità del marchio
Castellini. Sul versante organizzativo e produttivo ha aggiunto che sono in corso interventi per snellire l’organigramma, rinnovare i prodotti,
sviluppare e qualificare la rete di vendita per integrare la Castellini con il “sistema Cefla”, mantenendo l’indipendenza del marchio.
L’assessore Rebaudengo e la dirigente Trombetti hanno manifestato piena
soddisfazione per le dichiarazioni della nuova proprietà, apprezzando particolarmente la presenza e il coinvolgimento diretto del direttore generale di Cefla, che ha poi descritto il piano industriale previsto per la Castellini e risposto alle domande dei sindacati e dei lavoratori.
“Il limitato utilizzo della cassa integrazione ordinaria rispetto a ciò che si poteva immaginare qualche mese fa, è sicuramente un dato positivo – ha commentato Rebaudengo – così come è positiva la informazione data
dall’azienda che non è previsto, anche a fronte di una difficile situazione di mercato, l’utilizzo di altri ammortizzatori sociali, né di misure
traumatiche per risolvere i problemi rimasti sul tappeto”.