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A Modena prima nazionale del film di Kusturica

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Un piccolo eroe che finisce sempre nei guai, un uomo che vola sui cieli di Belgrado, un gruppo surreale di banditi dall’arma facile, un tacchino che fa una brutta fine e tanta, contagiosa musica balcanica. Ci sono tutti gli ingredienti del miglior Emir Kusturica nel film “Promettimi”, presentato in concorso a Cannes nel 2007, che sarà proiettato in prima nazionale a Modena sabato 20 settembre alle 22.30 nell’ambito dell’ottavo Festival filosofia.

La pellicola, in versione originale con sottotitoli in italiano (130 minuti), sarà proposta nella tenda di piazza Roma, davanti al Palazzo ducale. Su una collina isolata nella profonda campagna serba vivono il giovane Tsane, suo nonno – un bizzarro contadino con la passione per le invenzioni e i marchingegni – e la loro mucca Cvetka. Assieme alla piacente vicina Bossa sono gli unici abitanti del villaggio. Un giorno il nonno annuncia a Tsane che sente la morte vicina e gli fa promettere che andrà in città, venderà la mucca e comprerà un’icona e un souvenir. Infine, dovrà trovare moglie. Tsane non ha difficoltà a realizzare i primi tre desideri del nonno. Ma come fare per trovare una fidanzata e convincerla a seguirlo al villaggio?

Nato a Sarajevo nel 1954, Kusturica è il più brillante esponente europeo di un cinema fatto di invenzione visiva, lazzo geniale, fantasia straripante. Le sue pellicole colorate e musicali, dove si mescolano alla rinfusa risate e lacrime, gli hanno meritato subito i massimi riconoscimenti. Nel 1981 “Ti ricordi di Dolly Bell?” vince il Fipresi e il Leone d’Oro a Venezia come migliore opera prima; nel 1985 “Papà è in viaggio d’affari” vince di nuovo il Fipresi e la Palma d’Oro a Cannes. Per “Il tempo dei gitani” (1988) avrà una nuova Palma d’Oro come miglior regista. “Arizona Dream”, del 1992, il suo primo film “americano”, non sfonda oltreoceano, ma ottiene l’Orso d’Argento a Berlino. Nel ’95 arriva il capolavoro “Underground”, che in Europa vince quasi tutto: ancora la Palma d’Oro e poi la Lanterna magica, il Leoncino d’Oro e il Leone d’Argento come miglior regista. Per “Gatto nero, gatto bianco”, del 1998, Kusturica riceve a Venezia il premio speciale per la regia. Nel 2004 impazza di nuovo a Cannes con “La vita è un miracolo”, che guadagna il César come miglior film dell’Unione europea; l’anno successivo è il regista a presiedere la giuria di Cannes. “Promise me this (Zavet)” è del 2006, come il documentario “Maradona di Kusturica”, sulla vita e le opere del “Pibe de oro”.