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Abusivismo commerciale, Confesercenti ER: stime in calo del 15%

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L’indagine annuale sull’abusivismo commerciale promossa da Confesercenti Emilia-Romagna presso le proprie associazioni territoriali, rileva sulle spiagge della nostra Riviera per la stagione 2008 la presenza di circa 2400 venditori abusivi, di cui la maggior parte costituito da postazioni fisse (circa il 70%).

Per la prima volta Confesercenti stima un calo di circa il 15% rispetto al 2007 grazie all’impegno delle forze di polizia e delle istituzioni che hanno intensificato un po’ ovunque i controlli sulle spiagge delle coste dell’Emilia-Romagna.
Quasi scomparsi gli abusivi dalle spiagge di Cesenatico e dei comuni della Provincia di Rimini (Riccione, Misano, Cattolica e Bellaria), diminuiti in modo significativo a Cervia/Milano Marittima.

Il giro d’affari complessivo delle vendite abusive e della contraffazione delle merci, è stimato attorno ai 65.000.000 di euro solo nel periodo della stagione estiva, con un incasso medio giornaliero che va dai 250 ai 500 euro per ogni abusivo.
Si tratta quindi ancora di un’ attività di enormi proporzioni da non sottovalutare, un vero e proprio business e con una rete organizzativa e logistica ben strutturata e collegata spesso con il sistema della criminalità organizzata che non esita a mettere in commercio prodotti e servizi di ogni tipo compresi quelli pericolosi per la salute.

Si sono diversificati nel corso del tempo i prodotti e servizi proposti anche con l’utilizzazione della vendita su catalogo che dà il senso di un tipo di attività tutt’altro che marginale.

«Forte è stato anche l’impegno delle Associazioni Confesercenti sul territorio che, con una serie di azioni, come campagne di informazione ai turisti, volantinaggi e presidio delle spiagge, hanno voluto dare un contributo fattivo per contrastare il fenomeno. – dichiara Stefano Bollettinari, Segretario regionale di Confesercenti – Ma per evitare la migrazione dell’abusivismo da una località all’altra occorre intensificare ulteriormente le azioni di contrasto e di sequestro della merce da parte delle varie forze di Polizia attraverso un servizio permanente e continuo sull’arenile con personale dedicato oltre a combattere la filiera “a monte”. Non bisogna infatti dimenticare che l’abusivismo commerciale continua a rappresentare una grave piaga socio-economica, di concorrenza sleale e illegalità diffusa, sovente collegata con altre attività criminali e socialmente pericolose che non vanno mai sottovalutate.
Per questo l’attività di controllo ha sempre più caratteristiche annuali ed è bene lavorare fin d’ora ad un progetto unitario da parte delle istituzioni competenti per la prossima stagione
».