Punta a evidenziare le tappe che dal progetto conducono all’opera finita ed è intitolata “faredisfarerifarevedere” l’installazione che l’artista Paolo Icaro ha realizzato appositamente per la chiesa di San Paolo, a Modena, nell’ambito del Festival filosofia. La mostra, promossa dalla Provincia di Modena, sarà inaugurata domani – venerdì 19 settembre – alle 17,30, alla presenza dell’artista, e resterà aperta fino a domenica 12 ottobre. Nel weekend del Festival filosofia sarà visitabile a orario continuato, venerdì 19 e domenica 21 dalle 9 alle 23, sabato 20 dalle 9 alle 2 del mattino. L’ingresso è libero.
Sono 15 le opere che danno vita alla mostra realizzata, come sottolinea il curatore Mario Bertoni, «in loco, in un corpo a corpo notevole con l’ambiente della chiesa di San Paolo» con il quale Paolo Icaro è vissuto quasi in simbiosi per due settimane e che si riflette e si confronta con le opere stesse: dal “Ciclo della Pala” che rinvia direttamente al quadro di Giovan Battista Levizzani posto sopra l’altare maggiore, agli “Spazi rubati”che catturano l’impronta dell’architettura e la trasformano in fregio ornamentale o in reperto archeologico. Le opere sono realizzate in gesso, l’elemento che Icaro ormai da quasi trent’anni ha scelto come materia d’eccellenza per la sua duttilità, da solo o combinato con la pietra, il legno, il piombo, la stoffa. E in gesso sono i “soffi” che da allora realizza, uno all’anno, come memoria del fare artigianale che corregge le sbavature del manufatto ancora fresco non con la cazzuola o le dita ma con il fiato. Durante la permanenza a Modena Icaro ha realizzato un “soffio” al giorno costruendo una sorta di diario, esposto in mostra, del lavoro svolto.
«La mostra di Paolo Icaro per la chiesa di San Paolo è composta da opere che, sebbene autonome tra loro, costituiscono come le note di una composizione musicale, legate tra loro dal luogo che le ha ispirate e viste nascere» commenta Beniamino Grandi, assessore provinciale alla Cultura, aggiungendo che «la Provincia è onorata dalla presenza di un artista di rilievo internazionale come Paolo Icaro la cui opera potrà sicuramente contribuire la dibattito sulla fantasia all’interno del Festival filosofia».