Lo scorso 12 asettembre si è tenuta, presso la sede dell’UNCEM Regionale, una riunione tra il Presidente Regionale Giovanni Battista Pasini e rappresentanti delle Comunità Montane dell’Emilia-Romagna, CGIL CISL UIL Regionali e relative Federazioni di categoria. La relazione del Presidente ha introdotto il tema delle prospettive di tali Enti a seguito dei tagli operati dalla Legge 133/2008 al fondo Ordinario per le Comunità Montane (30 milioni di € dal 1° gennaio 2009).
Questi tagli, aggiungendosi a quelli già operati con la finanziaria 2008, rendono praticamente impossibile la predisposizione del bilancio per il 2009, mettendo fortemente in discussione le funzioni oggi assegnate e svolte, i relativi livelli occupazionali, e gettando una pesante ipoteca sullo sviluppo e la crescita del territorio montano.
La discussione che ne è seguita ha condiviso la preoccupazione espressa ed ha in estrema sintesi evidenziato la necessità che, ripartendo dal confronto tra le Associazioni delle Autonomie Locali, l’Ente Regione e le parti sociali e da una visione sistemica dei problemi, si definisca in tempi rapidi il protocollo di attuazione della L.R. n. 10 del 2008 (Riordino istituzionale).
Ciò al fine di consentire la individuazione delle soluzioni organizzative ed istituzionali idonee a garantire la continuità delle funzioni e delle attività oggi in capo alle Comunità Montane, da parte di soggetti pubblici, e i livelli occupazionali e le professionalità esistenti.
Nella consapevolezza che i tempi sono ristrettissimi, le parti hanno inoltre condiviso l’ipotesi di un percorso comune di sensibilizzazione e di coinvolgimento dell’opinione pubblica e dei cittadini sui rischi che l’operazione delineata dalla L. 133/2008 comporta, in termini di tagli e di trattamento dei dipendenti pubblici, rispetto alla garanzia dei servizi erogati.