Ormai è da parecchio tempo che fra i cacciatori iscritti all’Ambito Territoriale di Caccia RE4 Montagna si respira “aria molto pesante”.
Ad intervenire sull’argomento è Massimo Becchi Presidente della Legambiente Reggio Emilia che precisa che il malcontento si presenta con una serie di problemi sulla gestione venatoria; già all’inizio del 2008 l’uscita della nostra GEV dal Direttivo aveva fatto scattare l’allarme ed è servito per fare scoppiare finalmente il fermento che ormai non poteva più essere taciuto – continua Becchi – la cattiva gestione della caccia agli ungulati, infatti il favoritismo attuato nei confronti dei cacciatori esterni ha alimentato i dissapori, la non trasparenza con l’esterno e anche all’interno da parte del Direttivo e della segreteria dello stesso, l’acquisto di selvaggina dall’estero, in contrasto con il Piano Faunistico Venatorio Provinciale, od altro hanno portato alla richiesta attraverso una lettera da parte di quasi tutte le Associazioni Venatorie (con allegato le firme di 500 iscritti) alla Provincia di Reggio Emilia dello spacchettamento dell’Ambito Territoriale di Caccia RE4 “Montagna”, costituendone uno nuovoe di dimensioni minori, quindi più gestibile, o aggregando i Comuni di Castelnovo ne’ Monti e Vetto all’ATCRE3 “Collina”.
Avere ambiti territoriali più piccoli significa interrompere la catena di interessi economici che ha sorretto questa gestione della caccia in montagna e pertanto la nostra Associazione rinnova, appoggia e condivide la richiesta espressa dai cacciatori.