Tra gli ospiti della festa provinciale del PD a Ponte Alto anche Lady Gocciolina, la simpatica protagonista di Il gioco dell’acqua non finisce mai, la pubblicazione di Ato4, pensata per i bambini delle scuole elementari, per insegnare a rispettare e risparmiare l’acqua. Lady Gocciolina sarà alla festa nel pomeriggio di domenica 14 settembre per incontrare i bambini al gazebo di Ato, a fianco del Palaconad.
Due i programmi didattici promossi in accordo con gli Enti consorziati (Comuni e Provincia di Modena), che saranno presentati al pubblico al punto informativo. Uno rivolto alle scuole elementari, realizzato in collaborazione con il Consorzio la Lumaca, e un secondo rivolto alle scuole secondarie, gestito in collaborazione con Federconsumatori, Adiconsum, e Movimento Consumatori. Entrambi con l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi e i loro genitori sul risparmio idrico.
In distribuzione al gazebo, oltre al quaderno didattico, anche il materiale informativo sulle agevolazioni tariffarie del consumo idrico, riservate alle famiglie numerose e alle famiglie in difficoltà economica.
Gli operatori del punto informativo raccoglieranno dai visitatori della festa, attraverso un questionario, informazioni sui comportamenti quotidiani che riguardano l’utilizzo dell’acqua. Risultati che saranno in seguito elaborati in una indagine conoscitiva.
Il mondo salvato dai ragazzini?
Lo sapevate che…può essere utilizzato come acqua potabile solo lo 0,01% di tutta l’acqua presente sulla terra? E che il 70% dell’acqua dolce si trova nei ghiacciai?
Lo sapevate che se bevessimo l’acqua del rubinetto risparmieremmo al nostro paese 200.000 tonnellate di rifiuti l’anno e 900mila tonnellate di Co2 emesso dai camion per il trasporto delle bottiglie?
Queste alcune delle domande che il progetto Acqua in gioco porta in giro per le scuole elementari della provincia di Modena, per stimolare nei ragazzini una sensibilità maggiore nei confronti dell’ acqua. Maggiore rispetto al passato, di fronte ad aumentati rischi di siccità e desertificazione. Ma soprattutto maggiore rispetto ai genitori “spreconi”.
(Ogni italiano in un anno consuma circa 1000 metri cubi d’acqua, contro una media europea di 600 mc/anno).
Con Acqua in gioco, il progetto promosso da Ato4, in accordo con gli Enti consorziati (Comuni e Provincia di Modena), in collaborazione con la Cooperativa La Lumaca, saranno i ragazzini a dare il buon esempio.
Sono già una cinquantina gli insegnanti che hanno aderito al progetto, perché il programma di lavoro è divertente e, attraverso storie, cruciverba, esperimenti e simulazioni, gli alunni si mettono al lavoro con responsabilità e senza annoiarsi.
Lo strumento didattico per il lavoro delle insegnanti è un quaderno (stampato in 2500 copie) dal titolo Il gioco dell’acqua non finisce mai, che ha come protagonista Lady Gocciolina, una simpatica goccia d’acqua che accompagna i ragazzi, attraverso mille peripezie, in un viaggio che comincia da una precipitosa caduta dalle nuvole, attraversa torrenti di montagna, mulini, depuratori, fino ad arrivare all’amato mare blu.
Il progetto prevede anche la premiazione della classe piu’ creativa, quella che al termine del programma di lavoro presenterà i prodotti migliori (temi, disegni, performance teatrali ecc).
Se, per quanto riguarda i progetti rivolti alle scuole elementari, l’Agenzia ha privilegiato l’aspetto ludico ed espressivo, per le scuole secondarie di primo e secondo grado ha voluto studiare il tema attraverso differenti metodologie e diversi punti di vista (sociale, economico, politico, di mercato ecc), puntando sugli adolescenti come futuri consumatori responsabili.
Acqua e globalizzazione, inquinamento atmosferico, surriscaldamento e desertificazione del pianeta, il business delle acque minerali, gli aspetti sociali e politici della gestione delle acqua, saranno alcuni dei temi che i ragazzi delle scuole superiori prenderanno in esame nel corso dell’anno.
Il progetto per le superiori, dal titolo “Acqua. Riscopriamo il valore di una risorsa” prevede, per le scuole medie, una serie di lezioni dell’ operatore ambientale e veri e propri laboratori (scientifici, letterari, artistici, fotografici in base all’indirizzo della scuola), con una esposizione al pubblico del materiale prodotto (indagini conoscitive, interviste, video, una mostra fotografica, ecc).
Con i programmi nelle scuole Ato prevede di raggiungere circa 1500 alunni delle elementari, 400 studenti delle scuole secondarie di primo grado e circa 200 delle secondarie di secondo grado.
Insomma poche prediche e un bel po’ di conoscenze. Per esempio può essere utile far sapere ai ragazzini che per produrre un paio di jeans alla moda, sbiaditi al punto giusto, occorrono 8200 libri di acqua.