Un’interpellanza comune e bipartisan per sollecitare il Ministero dello Sviluppo economico allo sblocco dei fondi, in tutto 13 milioni di euro, destinati alla Fiera di Bologna.
E’ quanto emerso al termine dell’incontro tenuto questa mattina tra i parlamentari bolognesi e il nuovo presidente dell’expo del capoluogo emiliano, Fabio Roversi Monaco. Presenti al vertice, convocato dallo stesso Roversi Monac, esponenti di entrambi gli schieramenti politici.
“La parità di trattamento” a livello politico con gli altri due poli fieristici di Roma e Milano è stata la questione posta da Roversi Monaco ai parlamentari che ne hanno sostanzialmente condiviso la richiesta.
Al vertice ha tenuto banco anche la polemica sulla nomina nel cda della Fiera dell’assessore regionale Duccio Campagnoli e sull’intenzione della Regione Emilia Romagna di entrare nel capitale sociale dell’expo bolognese. Due nodi che secondo il senatore di An Filippo Berselli (il quale ha abbandonato la riunione dopo alcuni minuti) costituiscono “una pregiudiziale” per un’eventuale collaborazione. Questo problema “peserà sul futuro” anche per Gian Luca Galletti, capogruppo Udc in commissione bilancio della Camera, ma non precluderà l’impegno comune per il rilancio della Fiera.
Sarà, infatti, proprio il deputato Udc il relatore dell’interpellanza parlamentare con la quale si chiederà al ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola di emanare il decreto attuativo per i 3 milioni di euro previsti nella Finanziaria 2006 e per i 10 milioni di euro inseriti nella Finanziaria 2007 destinati alla Fiera di Bologna ma probabilmente senza adeguata copertura finanziaria.
Inoltre c’è l’intenzione, da parte di alcuni parlamentari bolognesi (tra cui Walter Vitali e Fabio Garagnani), di incontrare il ministro Scajola anche per confrontarsi su strategie ad ampio raggio incentrate sul sistema fieristico nazionale e sul ruolo ricoperto dall’expo bolognese.
Nessuna pregiudiziale per l’eventuale scesa in campo della Regione dal deputato di Forza Italia, Fabio Garagnani, ma solo la richiesta che via Aldo Moro elabori “un piano strategico del sistema fieristico regionale improntato su Bologna”.
All’incontro, durato oltre due ore, hanno partecipato parlamentari del Pd (Gian Carlo Sangalli, Walter Vitali, Gianluca Benamati, Massimo Marchignoli e Antonio La Forgia) dell’Udc (Gianluca Galletti) e del Pdl (Filippo Berselli, Fabio Garagnani Anna Maria Bernini, Giancarlo Mazzuca).
“E’ importante e urgente un impegno comune anche dei parlamentari bolognesi (e regionali) al fianco di BolognaFiere e del sistema fieristico regionale”. Così l’assessore regionale alle Attività
produttive Duccio Campagnoli in riferimento all’incontro tra il presidente di BolognaFiere Fabio Roversi Monaco e i parlamentari bolognesi.
“C’è innanzitutto da far finalmente incassare a BolognaFiere un finanziamento per 3 milioni di euro già votato dal Parlamento – prosegue
l’assessore Campagnoli – e per il quale proprio la Regione ha ottenuto dal gennaio 2008 la messa a punto del decreto attuativo da parte del Ministero
dello Sviluppo economico ma ora di nuovo bloccato, in sede ministeriale, accampando una mancanza di copertura finanziaria. In più c’è da rimettere all’ordine del giorno un provvedimento legislativo già da tempo richiesto comunemente dalle Regioni sedi dei grandi centri fieristici (delle quali la Regione Emilia-Romagna è coordinatrice) per il riconoscimento e il sostegno del ruolo delle grandi fiere, in primis di Milano, Bologna e
Rimini che sono le prime tre in Italia, per la promozione internazionale del Made in Italy. Per ora e in questi anni, in attesa di quelle nazionali
sinora mancate, le uniche risorse ricevute da BolognaFiere sono quelle promosse o erogate dalla Regione per i progetti di promozione
internazionale”.
“Apprezzo – conclude Campagnoli – che i parlamentari pur con posizioni diverse rispetto alla politica e alle iniziative della Regione
Emilia-Romagna abbiano assicurato innanzitutto questo impegno comune; e mi auguro che tutti sappiano comunque guardare con obiettività al ruolo che la Regione può e deve svolgere per lo sviluppo della fiera e del sistema fieristico regionale, non dimenticando, come capita ad alcuni, che vi è un ruolo significativo di partecipazione delle Regioni in tutti i più grandi
centri fieristici italiani, dalla Lombardia in Fiera
Milano, al Veneto in Verona Fiere, dal Lazio in Fiere di Roma, alla Puglia in Fiera di Bari, e così via”.