Un boa coda rossa maschio di oltre due metri avvinghiato alla grondaia. E’ la scena che si è presentata nel pomeriggio di giovedì 5 settembre alle suore e ai bambini della scuola materna paritaria di Mirandola di via Libertà 2.
Superato il primo momento di stupore e di paura, viste anche le dimensioni dell’animale, il personale della scuola ha avvertito la Polizia municipale che è intervenuta insieme ai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena, specializzati in recupero della fauna selvatica ed esotica, oltre ai Vigili del fuoco e ai tecnici dell’Ausl locale.
E’ stato Piero Milani, responsabile del Centro, a salire sulla grondaia e a prelevare l’animale, del resto molto tranquillo, che ora è ospite del Centro in via Nonantolana a Modena.
Originario del Sudamerica, il boa coda rossa non è velenoso ma è potenzialmente pericoloso perché in determinate condizioni può attaccare l’uomo.
Molto probabilmente l’animale è scappato dal suo proprietario. Sono in corso le indagini della polizia municipale di Mirandola per identificare chi detenesse il boa e in quali condizioni. In base alle norme internazionali Cites recepite anche dal nostro paese è possibile custodire animale esotici ma solo con le previste autorizzazioni.
Il Centro fauna opera sulla base di un convenzione con la Provincia di Modena. Per le segnalazioni e richieste di intervento sono attivi 24 ore su 24 alcuni numeri telefonici: 339 8183676-339 3535192 oppure è possibile chiamare anche il servizio 118.