2000 biciclette elettriche di fabbricazione cinese a pedalata assistita sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Sassuolo perchè a rischio incendio durante la fase di ricarica.
I mezzi, regolarmente circolanti e diffusi in diverse regioni italiane, sono stati importati a
pressi bassissimi – tra il 2004 e il 2008- dal Consorzio Vignolese e dalla Societa’ Sassolese, ed immessi sul mercato a prezzi fortemente concorrenziali.
Le fiamme gialle, nell’ambito
di controlli tra i comuni di Vignola e Sassuolo sulla documentazione dei mezzi, sprovviste della certificazione CE, hanno ricostruito l’accaduto. Sono scattati cosi’ i controlli nelle due societa’ modenesi che hanno portato al sequestro di mezzi analoghi e di pezzi di ricambio prodotti dalla “Qunsheng Group Co.Ltd di Shilipai Yongkang Zhejiang, con sede in Cina.
Denunciati i rappresentanti legali dei due enti, sequestrato il materiale illegale di cui e’ stata vietata anche l’importazione dalla Cina. Le bici venivamo commercializzate in diverse regioni: Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Marche, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lazio, ma anche all’estero, in Spagna e in Portogallo. Della vicenda delle bici elettriche cinesi si e’
interessato anche il ministero dello sviluppo economico, che ha attivato la procedura per vietare l’importazione.