“Aree protette all’interno delle scuole per tutelare i bambini italiani dall’enorme numero di alunni stranieri che parlano altre lingue. Insegnanti di sostegno destinati a tutelare la minoranza linguistica italiana all’interno degli asili del nostro Paese. Queste sono le gravi conseguenze delle politiche multiculturali della sinistra che, a Reggio Emilia e nelle città rosse dell’Emilia Romagna, hanno favorito in questi anni una affluenza incontrollata di stranieri, senza calcolarne le conseguenze sul piano sociale, culturale ed economico”. Così l’On. Isabella Bertolini, Componente del Direttivo del PDL alla Camera.
“ Il caso della scuola materna in provincia di Reggio Emilia, in cui i 7 bambini italiani rappresentano una minoranza linguistica da tutelare rispetto ai 38 bambini stranieri che non parlano l’italiano, evidenzia una realtà inaccettabile. A Reggio Emilia oggi si rischia di discriminare i bambini italiani, anziché integrare gli stranieri, partendo proprio dall’insegnamento della lingua. Siamo di fronte ad un inaccettabile paradosso destinato a trasferirsi dalle scuole materne a quelle elementari, con conseguenze imprevedibili. Bisogna invertire radicalmente la rotta, dettata dalle politiche pro-immigrati e anti-italiani, portata avanti in questi anni dalla sinistra, per evitare che nessun bambino italiano si senta straniero all’interno della propria scuola. L’integrazione deve partire dalla conoscenza e dalla condivisione della lingua e della cultura italiane e non dal sacrificio di queste rispetto ad altre. Già nell’ottobre dello scorso anno sollecitai al Governo l’introduzione di percorsi di inserimento nelle scuole, riservati agli alunni stranieri, per tutelare le esigenze degli scolari italiani. Si tratta di proposte che avanzerò al nuovo Esecutivo, nell’interesse dell’Italia, degli Italiani, ma anche di tutti gli stranieri, che qui hanno scelto di vivere onestamente e fare crescere i loro figli”.