Sollecitiamo un sondaggio-referendum per chiedere ai cittadini se sono d’accordo se nella nostra città di Sassuolo venga applicato un regolamento comunale in cui si preveda un tetto massimo per la presenza di extra-comunitari residenti nel territorio comunale e che sia ripartito in modo proporzionale su tutti i quartieri ed allo stesso tempo sia prevista l’immediata espulsione per coloro che si macchiano di gravi atti di delinquenza con lo sconto della pena presso il paese d’origine.
Un problema sorto negli ultimi anni è la difficoltà da parte dello Stato e di Sassuolo, di assorbire un numero di immigrati forse troppo eccessivo, senza dimenticare che esiste un fenomeno collaterale sempre piu’ preoccupante, l’immigrazione clandestina; in effetti, in mancanza di chiare leggi sull’argomento, le frontiere non sono sufficientemente controllate e Sassuolo sta subendo troppo questa invasione.
Sassuolo, essendo la prima volta che si vede sottoposto a un così grande flusso migratorio, non ha ancora definito una propria corretta ed efficace linea di comportamento di contrasto.
Sassuolo, come sempre tutto il mondo occidentale, è visto come una meta da raggiungere per trovare il benessere; purtroppo, non è veramente questo ciò che spesso trovano un volta qui. Sassuolo oggi pero’ è in crisi a livello economico e il numero sempre crescente di immigrati non rendono sempre disponibili posti di lavoro. Le persone non avendo un impiego, si trovano a essere sottoposti a forme di lavoro nero, insicuro e sottopagato, oppure cadono preda di organizzazioni criminali.
La dimensione di umanità, quindi, può essere calpestata e offesa, se l’immigrazione è incoraggiata senza nessuna gestione o controllo.
Il problema non è di fermare la storia o bloccare i fenomeni migratori. Il problema è di trovare il modo di gestirli: nessun Paese ha mai accettato un’immigrazione indiscriminata.
Le modalità con le quali devono essere programmati i flussi (numero massimo per anno, per tipologia professionale, per Paese di provenienza) possono essere diverse. L’importante è che questa programmazione sia applicata rigorosamente, respingendo alle frontiere o riaccompagnando al Paese di provenienza chi non ha titolo e possibilità di essere accolto.
Oggi si viene a Sassuolo, perché si sa di non essere respinti e probabilmente aiutati. Evidenziamo pero’ che quelli che partono con intenzioni poco oneste, scelgono sempre il Paese considerato piu’ “indulgente” e probabilmente Sassuolo lo è.
Sassuolo dunque puo’ e deve accogliere solo gli immigrati e le loro famiglie alle quali sia in grado di offrire un lavoro. Programmando il numero di coloro che puo’ accogliere, assicurando il rispetto di questa programmazione e deve evitare/sfavorire la creazione di ghetti.
(Piccinini Dott. Ivano – Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)