Nella vacanza di ferragosto rischia di passare sotto silenzio uno dei fatti più gravi della vita civile di Modena degli ultimi anni. Una delle più grandi associazioni di categoria dei piccoli imprenditori, la Lapam Federimpresa di Modena, ha diffuso una nota stampa in cui legittima l’uso del denaro caldo, comunque di dubbia provenienza, per la vendita di ristoranti e bar che in questo periodo stanno passando di mano per difficoltà economiche. Una follia questa che non si può passare sotto silenzio.
Non si possono giustificare, accettare e fiancheggiare i reati dicendo che la colpa è degli altri. Con questo criterio bisogna dire ai negozianti di pagare il pizzo, ai cittadini di pagare il riscatto dell’auto rubata senza fiatare e così via.
Testualmente scrive la Lapam: «Spesso il mercato si presenta fragile rispetto all’ingresso di capitali impropri e di denaro cosiddetto caldo. Aziende in difficoltà e imprenditori che hanno necessità di vendere i propri esercizi fanno poche domande sulla qualità del denaro che accettano. Un tessuto sociale che va indebolendosi non riesce a pretendere dai singoli che sacrifichino la propria stabilità economica sull’altare della difesa del Paese che per molti non è una priorità».
Escludiamo che questa provocazione sia un colpo di sole ma speriamo che sia un disperato grido di dolore per la massiccia infiltrazione della malavita organizzata nella gestione di esercizi utili a riciclare denaro sporco.
Sappiamo bene che mai come in questi ultimi mesi tanti ristoranti a Modena e provincia siano andati a fuoco, Come mai? Non si può parlare solo di coincidenze.
Visto che il Sindaco adesso ha i poteri assoluti vorremmo che si rimboccasse le maniche.
Per prima cosa chiediamo una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine Pubblico in cui si mettano in fila tutti gli incendi dolosi ai danni di pubblici esercizi, i danneggiamenti riconducibili a ipotesi di estorsione, le compravendite fraudolente o sospette.
A quel punto deve partire una campagna informativa a tappeto per sostenere le vittime e attivare tutte le risorse finanziarie di aiuto alle vittime di questi reati.
(v. Presidente Regionale CODACONS, Fabio Galli)