Il 13 agosto 2008 in via Compagnoni non si è verificato alcun ‘effetto G8’ né alcuno sgombero di famiglie. L’intervento della Polizia municipale s’è reso necessario perché poco meno di dieci ragazzi del collettivo Sottotetto si erano barricati all’interno dell’edificio, sprangando le porte d’accesso e incatenandosi ai balconi.
Il palazzo andava demolito e i lavori sono iniziati lo stesso giorno in cui l’immobile è stato liberato dai manifestanti.
Non c’erano famiglie all’interno poiché avevano già trovato altre sistemazioni, chi per proprio conto chi tramite i Servizi sociali del Comune attivi da mesi attraverso i Poli territoriali.
L’operazione è stata dunque compiuta dalla Polizia municipale, con l’ausilio dei Vigili del fuoco per aprire le porte e per rompere le catene.
I ragazzi sono stati portati fuori dalla palazzina senza alcuno scontro. Urla e insulti erano funzionali solo alla loro protesta.
Polizia di Stato e Carabinieri non sono intervenuti, erano soltanto presenti, pronti ad intervenire nel caso che la protesta dei ragazzi fosse degenerata.
Pertanto, se proprio si vogliono fare paragoni, rispetto a casi simili in altre città, si dovrebbe sottolineare come nel caso del ‘Compagnoni’ tutto sia andato per il meglio: non vi erano famiglie all’interno, i manifestanti hanno scelto una forma di resistenza passiva, la Polizia municipale ha portato fuori i ragazzi senza violenza e non è stato necessario l’intervento di Polizia di Stato e Carabinieri.