Buche, asfalto sconnesso e avvallamenti nascosti sulle nostre strade ogni anno causano parecchi incidenti che, puntualmente, vengono denunciati alle amministrazioni comunali, ma il piu’ delle volte questi danni non vengono risarciti. Le strade nel comprensorio ceramico e provincia fanno pietà, non capiamo perché nessuno si adoperi per fare qualcosa e non si lasci perdere i pagliativi dei rattoppi o delle pezze, qua’ servono interventi di manutenzione straordinaria o meglio il rifacimento del manto stradale e del sottosuolo.
Le “cavità, le aperture del terreno larghe e profonde” dette anche più comunemente buche, se ne trovano dappertutto, di tutti i tipi e di tutte le dimensioni, non si fanno distinzioni in questo caso, dai semplici avvallamenti alle vere e proprie voragini, dalle fessure alle crepe.
Non si contano più le stragi di pneumatici, di cerchioni e di sospensioni che hanno prodotto e che pesano su un bilancio familiare già di per se in profonda crisi. Prima o poi qualche conducente di motoveicolo/autoveicolo ci piomberà sopra con esiti nefasti e allora tutti si chiederanno come è stato possibile. E nessuno avrà anche allora il coraggio di dire che è stato possibile perché la politica pensa solo a se stessa e non si interessa minimamente delle necessità, dei veri problemi dei cittadini.
I cittadini dovrebbero poter viaggiare e camminare tranquillamente per la loro città, a testa alta, ma ciò è impossibile con tutte queste buche, la testa bisogna tenerla bassa per vedere di non cascarci dentro.
Venendo a parlare delle singole strade possiamo indicare i casi piu’ eclatanti di strade dissestate (sembra che su queste strade ci sia stata recentemente una guerra bellica!): la superstrada Sasuolo-Modena , la Pedemontana e la tangenziale di Modena (ormai ci sono più punti stradali dissestati e “rattoppati” che la strada intera). Tutto questo comporta dei rischi per i cittadini e danneggia i veicoli.
Ci viene una domanda spontanea, ma come è possibile che arterie stradali costruite recentemente gia’ siano cosi’ dissestate? Probabilmente perche’ le opere non sono state fatte a regola d’arte e si è puntato sul risparmio e questo ha causato forse tagli alla realizzazione del sottosuolo del manto stradale.
Il problema del dissesto delle strade pertanto non si risolve con le toppe, ma con la realizzazione di un nuovo sottosuolo in grado di reggere il consistente passaggio di camion e auto (con le toppe si spendono solo soldi inutilmente).
Oggi ci sono dei lavori di manutenzione, con “toppe” sulla pedemontana, peccato però che non è quella la soluzione che era da adottare, tappando solo le buche quando tutt’intorno poi l’asfalto continua a sgretolarsi in quanto ormai vecchio da anni, anzi la toppa potrebbe creare ulteriori problemi! ma naturalmente la soluzione più economica era questa!
Questi rattoppi, non risolvono il problema, alla prima pioggia torneranno a farci visita quei dirupi e/o voragini, poi comunque anche con i rattoppi la strada è ugualmente impossibile da percorrere perchè troppo dissestata.
I Comuni inoltre stanno “rovinando” tutte le strade che sono ancora sane, per costruire mille rotonde che, in tanti casi, non servono a nulla, se non a creare disagi ai cittadini. Ci sono punti in cui ce ne sono una ogni 50 metri!
A questo punto possiamo dire, in maniera provocatoria, che l’unica soluzione possibile per non incorrere in disavventure stradali e onde evitare di fare la gincana (slalom gigante) è quella di comprasi un elicottero se si hanno le possibilita’ economiche.
(Piccinini Dott. Ivano – Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)