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Casalgrande: replica del sindaco Rossi alle recenti dichiarazioni dell’opposizio

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“Cos’è è stata l’opposizione in questi anni a Casalgrande? Faziosa, inconsistente nelle proposte, “assente” nel dibattito sulle grandi scelte, soprattutto in materia di urbanistica. Lascio ad altri il ruolo di scaricabarile, a chi in questi cinque anni si è dimenticato troppo presto di essere stato per ben otto anni assessore nelle precedenti legislature; di chi per mera logica di bottega ha condiviso prima e rinnegato poi”.


“Giova ricordare a chi ha memoria corta, ed in particolare a Paolo Macchioni, e che con troppa superficialità e impropriamente usa il termine cementificazione, cos’era Casalgrande non più tardi di un decennio fa: un paese privo di identità e di una sua centralità; con un tessuto urbano non definito; dove troppo spesso le aree industriali si confondevano con quelle residenziali, mostrando il rovescio della medaglia di uno sviluppo economico che ha arricchito la nostra comunità.

In questo contesto si è proceduto a rinnovare e riqualificare il paese nell’area urbana, nei servizi sociali, educativi, sportivi e culturali.
In pochi anni si è dato un volto nuovo a Boglioni; si sono aperti parchi e aree verdi; si è provveduto all’arredo urbano del centro e delle frazioni con un’azione che ancora oggi continua; sono state aperte nuove scuole; Casalgrande oggi ha un teatro e una biblioteca che sono diventati luoghi di partecipazione culturale. E ci dica Macchioni a chi si deve la realizzazione della Pedemontana, opera attesa da trent’anni e vera chiave di volta del nuovo volto di Casalgrande.

Di queste scelte ne sono stato partecipe coerentemente sia con il ruolo politico di prima e di amministratore ora e, a differenza di altri, ne rivendico con orgoglio la bontà anche se onestamente va riconosciuto che un qualche prezzo è stato pagato in un contesto economico e sociale che ha visto importanti trasformazione nel distretto e nella provincia. Lo sviluppo urbanistico e la crescita demografica non sono fenomeni da demonizzare ma sono sfide comuni da gestire e governare, perché se oggi Casalgrande è scelta come luogo da abitare e non solo per ragioni economiche, ciò lo si deve anche alla sua complessiva riqualificazione.

Non è mia abitudine scaricare su altri le mie responsabilità. Parlando di crescita e di sviluppo del Comune di Casalgrande, ho semplicemente ricordato quanto fatto da questa amministrazione che, in piena coerenza con il programma di mandato, ha nei fatti invertito una tendenza.
Abbiamo quindi portato all’attenzione dell’informazione dei dati oggettivi, inconfutabili e che nessuno ancora è riuscito a contrastare nel merito di quella che è stata l’iniziativa politica di questa amministrazione sul tema della programmazione dello sviluppo territoriale. Gli unici elementi nelle mani delle opposizioni sono quelli della ricerca dello scoop politico, del sospetto, del discredito personale senza entrare nel merito delle questioni, senza ragionare del futuro del nostro Comune ma solo per fini elettorali”.

Il sindaco, Andrea Rossi