Questa mattina si è compiuta l’operazione di verifica dello stato di non occupazione degli stabili al civico 39 e 41 di via Compagnoni, destinati alla demolizione e alla cantierazione.
Nei giorni passati, come era stato comunicato, questi civici risultavano occupati da famiglie non assegnatarie. La verifica di oggi era quindi necessaria per l’allestimento del cantiere.
Si ricorda che già da molto tempo le famiglie assegnatarie regolarmente residenti ai due civici avevano abbandonato gli stabili per trasferirsi in nuove sistemazioni. Quegli alloggi risultavano occupati da qualche mese, e fino ai giorni scorsi, da persone non intestatarie di alcun contratto di affitto e senza alcun accordo con Acer, famiglie che non rientravano nelle graduatorie comunali e che in larga parte non risultavano residenti a Reggio (norma di legge per accedere ai servizi comunali). Pertanto a fronte della presenza di queste persone negli stabili negli ultimi due mesi i servizi sociali comunali si sono attivati proponendo alle famiglie soluzioni temporanee e di emergenza, in particolare per la tutela di donne e minori, informando anche i servizi sociali dei Comuni di provenienza.
Tutti hanno abbandonato lo stabile prima della verifica di questa mattina. Alcuni occupanti hanno accettato l’assistenza e le proposte dei servizi sociali, altri l’hanno rifiutata, assumendosi così la responsabilità di trovare un’alternativa.
Oggi alle ore 5.30, all’atto della verifica, al civico 41 e 39 non si è riscontrata alcuna situazione di residenza abusiva.
Ha avuto luogo, invece, una manifestazione di resistenza passiva, da parte di una decina di appartenenti al Comitato Sottotetto, volta a sottolineare la propria posizione sul tema della casa.
La manifestazione di resistenza passiva consisteva nel fatto che alcuni ragazzi si erano legati con catene ai terrazzi degli appartamenti destinati alla demolizione per la riqualificazione.
Sul luogo erano presenti questa mattina il Comandante Antonio Russo con 45 agenti della polizia municipale. Il Comandante ed alcuni agenti sono entrati negli edifici e, oltre a verificare l’assenza di famiglie occupanti, hanno reciso le catene e hanno prestato assistenza accompagnando i ragazzi fuori dagli stabili. Il Collettivo ha continuato ad esprimere le proprie posizioni all’esterno, insieme ad alcuni ex occupanti che non hanno accettato le proposte dei servizi e che sono tornati sul posto in seguito.
Il tutto è avvenuto senza incidenti di alcun tipo.
La verifica era stata preparata nei giorni scorsi con la determinante collaborazione di Prefettura e Questura, e in contatto costante con il Gabinetto del Sindaco, trattandosi di una situazione che presentava tratti complessi, con la presenza di famiglie e di istanze politiche e sociali.
Per questo era stata organizzata nel dettaglio, contemplando anche una possibile degenerazione della protesta. Il piano prevedeva sul posto diverse pattuglie di Polizia di Stato e Carabinieri, la cui discreta presenza e il cui supporto sono stati molto importanti.
Gli stessi ragazzi del Collettivo Sottotetto, scegliendo una manifestazione passiva di resistenza hanno contribuito a un esito senza incidenti.
Nel corso della mattinata sono iniziate le operazioni per la demolizione, con l’apertura del cantiere.