Tre dei cinque arrestati a Bologna per la presunta cellula jihadista si sono difesi mentre gli altri due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I tre che hanno parlato hanno spiegato al Gip che si trattava di frasi che possono apparire anche allarmanti, ma che sarebbero estrapolate dal contesto.
Non ci sono state conseguenze concrete – hanno aggiunto – nessun atto di violenza, nessuno che sia partito per l’Afghanistan e per l’Iraq.
I difensori non hanno avanzato richieste al Gip ma faranno ricorso al tribunale del riesame.