Quest’estate pare che la maggior parte dei sassolesi abbia dichiarato di non andare in ferie o di ridurre il tempo di permanenza per motivi vari; lavoro, famiglia, soldi, soprattutto i soldi questo è il nocciolo del problema.
L’inflazione corre e arriva a luglio al 4.1%, che tocca il 6 per cento nel caso di alimentari e carburanti, pare che perfino gli alimenti necessari per vivere sono diventati un lusso, immaginiamoci il superfluo come le vacanze.
A luglio 2008 il carovita cresce a livelli molto preoccupanti, mentre i salari rimangano al palo (se già il 3.8% dell’inflazione di giugno era un tasso elevato, ora siamo allo 0.3% in più).
Gli aumenti più significativi riguardano soprattutto i comparti dell’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+8,6%), trasporti (+7,1%) e i prodotti alimentari (+6,3%) e si legge sui giornali che a settembre ci sara’ di nuovo un ulteriore aumento, una vera e propria ulteriore stangata.
E’ necessario-opportuno tenere sotto controllo la situazione dei prezzi dei generi alimentari e delle utenze che nell’ultimo anno sono aumentati a volte in modo ingiustificato.
Questi aumenti sono dovuti probabilmente a causa dell’effetto a cascata dell’aumento del prezzo del greggio, della benzina e dei trasporti.
È chiaro che la situazione per tante famiglie è insostenibile e questo comporta sacrifici, come quello di rinunciare alle meritate vacanze.
Noi abbiamo sollecitato piu’ volte che anche le amministrazioni pubbliche devono fare lo stesso ossia andare nella direzione dei tagli delle spese inutili, degli enti inutili, dei privilegi, degli sprechi, ma fino ad oggi non abbiamo visto nulla di concreto, abbiamo solo letto sui giornali che quasi tutti i nostri politici si sono potuti permettere una vacanza sfarzosa nelle localita’ piu’ ambite.
Tante famiglie rimarranno a casa, ma ricordiamoci che in vacanza possiamo esserlo ovunque, anche a casa nostra, se fosse un paese vivibile, (ma non lo è!, causa probabilmente la mala-gestione degli ultimi anni), come succedeva 50 anni fa in un periodo difficile, ma con un futuro roseo a differenza di oggi. Una volta bastava cambiare abitudini, conoscere, frequentare e chiacchierare con gente diversa (andavano bene anche i vicini sconosciuti), leggere per riflettere o sognare, andar per mercatini, ridere, riposare e fare mille altre piccole cose che avevamo rimandato durante il corso dell’anno perche’ indaffarati dai diversi adempimenti giornalieri, ma oggi probabilmente non lo possiamo piu’ fare come una volta, causa la difficile situazione sociale. La Sardegna o i posti esotici, dunque se li possono permettere solo i nostri fortunati politici e pochi altri, noi ci dobbiamo accontentare del lungo il Secchia o della piscina.….
(Piccinini Dott. Ivano, Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)