Martedì sera, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Savona, hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di Mario Vincenzo S., 47 anni, originario di Oristano, già in carcere a Vercelli, resosi responsabile, tra il marzo 2004 ed il giugno 2006, di una ventina di rapine perpetrate tra Liguria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna.
Il rapinatore utilizzava sempre un suo modus operandi: agiva da solo, presentandosi presso gli istituti di credito, chiedeva di parlare con il direttore, poi estraeva da una valigetta una pistola e si faceva consegnare il denaro.
Una carriera cominciata in giovane età, sempre nel campo delle rapine. Salito alla ribalta della cronaca torinese come facente parte della ‘Banda delle colline’ che, nella metà degli anni ’80 compì numerosi assalti nelle ville torinesi, escalation culminata nel 1987 con una condanna per sequestro di persona e il duplice omicidio di una insegnante 49enne e della domestica costaricana di 31.
Il bandito sardo ora dovrà rispondere anche di avere rapinato il 30 agosto del 2004, in viale Trento Trieste, la filiale modenese della banca dell’Industria e dell’Artigianato e poche ore dopo di avere assaltato la filiale di via Timavo a Reggio della Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. Il 14 maggio dello stesso anno Mario Vincenzo S.- secondo l’accusa – ha rapinato anche l’Unicredit di via Parmeggiani a Bologna.
L’uomo, già detenuto presso la casa Circondariale di Vercelli, dopo essere stato arrestato in flagranza nel giugno 2007, è stato individuato come responsabile dei fatti criminosi grazie ad un impegnativo lavoro di analisi e comparazione tecnica dei fotogrammi dei vari circuiti di sorveglianza degli istituti di credito.