Questa piccola pausa giunge al momento opportuno. C’è bisogno di ricaricare le batterie dopo sei mesi al massimo, fra gare e test, per poi essere pronti a dare tutto nel rush finale della stagione. La situazione nella classifica del campionato non è male: ovviamente si può migliorare e questo è il nostro obbiettivo.
Il weekend ungherese è stato deludente per me: l’unica cosa positiva è stato il risultato. Del resto, quando si riesce ad accorciare le distanze dal primo è sempre importante. Ho fatto più punti di tutti e due i miei avversari diretti, il che è positivo, alla vigilia di questo break. Me ne andrò in Finlandia per rilassarmi un po’, anche se le previsioni meteorologiche non sembrano essere molto incoraggianti.
Non voglio negare che le ultime gare non sono andate come avrei voluto. Ogni volta è successo qualcosa di strano e non siamo mai riusciti a trovare il miglior assetto della macchina. Abbiamo cercato di individuare un buon compromesso ma non è servito. Ora dobbiamo risolvere questo problema per la prossima gara di Valencia. Le qualifiche sono state il momento decisivo, in negativo, anche a Budapest. Nel mio secondo tentativo in Q3 non sono riuscito a tenere in pista la macchina: è stata colpa mia. E’ chiaro che non puoi pretendere di vincere il titolo partendo sempre dalla sesta posizione: puoi pure essere un secondo più veloce di chi sta davanti ma se parti dietro non riesci a sfruttare la velocità che hai. All’Hungaroring sono rimasto bloccato a lungo dietro Alonso, che aveva una buona macchina nell’ultimo settore, forse l’unico punto in cui si poteva tentare un sorpasso. Ancora una volta, ho avuto la conferma che a Budapest superare è impossibile.
Dopo l’ultimo pit-stop ho potuto correre con la pista libera: già nel giro di uscita ero otto decimi più veloce. La macchina si comportava bene ed era facile da guidare ma era troppo tardi. Sono riuscito ad agguantare Glock alla fine ma poi ho avuto un problema meccanico che mi ha costretto a rallentare.
Felipe ha fatto una grande gara, che dimostra il potenziale che abbiamo. Purtroppo per lui e per la squadra si è dovuto ritirare nelle ultime battute: è il brutto delle corse e l’ho provato un paio di volte in passato sulla mia pelle.
La Ferrari guida il campionato Costruttori da diverse gare ormai: questo dimostra che abbiamo la macchina migliore e tante carte da giocarci. Congratulazioni al mio connazionale Heikki Kovalainen per il suo primo successo in Formula 1: ha avuto la sua dose di sfortuna e ora è stato il suo turno ad essere fortunato.
La prossima gara si svolgerà sul nuovo circuito cittadino di Valencia. Mi piace scoprire nuove piste: sin da quando ero piccolo con i kart ho sempre imparato in fretta a guidare su tracciati sconosciuti. Farà caldo, come lo ha fatto a Budapest, il che non può farci che piacere, visto che la nostra macchina sembra adattarsi bene alle temperature elevate.