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Comitato Conto Anch’io: ‘poche forze dell’ordine a Sassuolo’

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Che Sassuolo sia diventata la capitale della crimainalita’ del distretto ceramico non è una novità. E’ una città che ha un livello di delinquenza elevatissimo, ma non solo nel quartiere di Braida, perché la città e i cittadini mostrano un grandissimo senso di paura e insicurezza anche in tutte le altre aree ed eventi di delinquenza si manifestano ovunque, ultimo fatto gli atti vandalici nel parco Vistarino. E’ in un profondo stato d’allarme generale che rischia di trasformarsi in una preoccupante polveriera.


Crediamo che la politica debba e possa fare molto di più nel prevenire gli episodi/situazioni/contesti criminali che nulla hanno a che vedere con la civile convivenza in un Paese come l’Italia.
Per tutte queste ragioni si deve puntare ad una sicurezza partecipata: partecipata dal Prefetto, dal Sindaco, dal volontariato, da enti locali e partecipata dai cittadini che devono aprirsi ad un rapporto di fiducia nuovo con le Istituzioni.
Non è affrontando la questione solo nei periodi a ridosso delle campagne elettorali, con interventi mirati, che si possa risolvere definitivamente questo problema ma solo operando giornalmente con determinazione e pragmaticità che i risultati acquisiti potranno essere duraturi innescando quel senso di fiducia e di consapevolezza civica forte ,capace di aggregare le forze dinamiche della nostra società, presupposti per una comunità tesa a far crescere la propria qualità della vita assicurando anche alle future generazioni un paese migliore.
La sicurezza se manca porta un senso di sfiducia, di sconforto del cittadino che si riversa sia oggettivamente che soggettivamente in tutti i quartieri del Comune rendendo così esasperate le persone . Proprio per questo il livello di attenzione deve restare alto e chi ha la responsabilità e la competenza per intervenire deve farlo con maggiore efficacia utilizzando al massimo tutte le professionalità, i mezzi e le collaborazioni a disposizione, anche se in parte mancano (poche sono le forze dell’ordine rispetto alle problematiche di Sassuolo). L’augurio è che la soluzione al problema venga raggiunta e che invece di interpretare “la protesta contro i tagli alle forze dell’ordine” dei giorni scorsi come mera polemica e populismo, sia intesa come l’occasione per richiedere interventi e strategie durature e costanti a tutela del bene che trasversalmente influenza e caratterizza la base del vivere civile di una comunità.
Questa nostra iniziativa di Comitato è ricchezza che cresce, la gente di Sassuolo ci sta appoggiando e incoraggiando ogni giorno grazie forse al nostro intento di essere un gruppo spontaneo, senza colore, senza bandiere di partito.
La responsabilità di Sassuolo in materia di sicurezza urbana e ordine pubblico non è semplicemente una questione di poteri legali dello Stato, ma anche una questione di incontro di diverse esigenze implicite e latenti: facilitare/imporre l’applicazione della legge, implementare una comune/condivisa volontà politica in termini di sicurezza, promuovere le mediazioni diplomatiche necessarie per la trasformazione dei conflitti sociali , rassicurare le persone che si sentono minacciate, non solo dalla delinquenza, ma anche dagli stereotipi e da strutture amministrative e sociali inadeguate, ideare ed organizzare spazi pubblici di qualità, collettivi e privati.
Per concludere ricordiamo e sottolineiamo che i cittadini hanno diritto alla sicurezza e alla tranquillità contro il crimine e la violenza di strada, ma anche contro gli abusi e le inefficienze troppo spesso presenti sul nostro territorio. Bisogna mantenere alta l’attenzione e puntare, come massima priorita’, soprattutto sulla prevenzione e sul controllo del territorio. La sicurezza è un bene comune, indispensabile per rendere possibile il rilancio e sviluppo della città.

(Piccinini Dott. Ivano – Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)