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Conto Anch’io a Sassuolo e i dipendenti pubblici ‘assenteisti ingiustificati’

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Siamo assolutamente d’accordo con l’iniziativa del Ministro Brunetta, perche’ è certo che ci sono dei dipendenti pubblici “assenteisti ingiustificati” in Italia, alcune volte ci sono situazioni davvero scandalose, specialmente al sud. Prima pero’ di sparare sulla folla e probabilmente penalizzare-screditare tutti bisogna colpire i probabili responsabili: i dirigenti, i “Capi” emanati dalla politica e i cattivi esempi dei politici.


Da un’analisi risulta che una buona parte dei dipendenti pubblici è di basso profilo, visto che in termini percentuali i costi sono tra i piu’ alti in Europa e la resa è tra le piu’ basse (i dipendenti pubblici francesi costano circa la meta’ e rendono circa cinque volte). Ma la politica deve dire esplicitamente perchè si è arrivati a questo e chi ha assunto queste risorse di basso profilo e/o chi non è in grado di gestire questo personale in maniera efficiente. Le colpe per questo assenteismo, quindi, non devono ricadere solo sui dipendenti, ma anche sui politici.
I POLITICI forse non svolgono correttamente il proprio mandato dato dai propri elettori, visto che tante volte hanno altro a cui pensare e non hanno probabilmente tra le loro priorità quella di “sanare i conti pubblici”!
L’esempio lampante è Il Ministro, Renato Brunetta, che ha annunciato battaglia contro i fannulloni nella P.A, ma e’ stato tra gli euro-parlamentari italiani piu’ assenteisti. Lo sottolinea il Piccolo di Trieste, che cita il sito web radicale ‘Fai notizia’, secondo cui il ministro si piazza al 611/mo posto come presenze tra gli euro-parlamentari, con una percentuale circa del 48,21%.
Il fatto è che quell’assenteismo non fa scandalo nella stessa misura dei dipendenti pubblici, perche’? Anche il politico è un dipendente pubblico!
Chiediamo dunque maggiori controlli sulle presenze dei nostri super-pagati politici e/o dirigenti alle sedute dei vari consigli e la verifica dei motivi della loro assenza reiterata, questo attraverso una legge che preveda la restituzione dei proventi nel periodo d’assenza e in caso di assenze ripetute e ingiustificate (motivi poco credibili-seri!!) la loro decadenza dalla propria nomina.
Pensiamo che prima di prendersela giustamente con la categoria degli impiegati-operai assenteisti bisognerebbe accertarsi delle assenze dei dirigenti e capire se hanno una loro utilita’ marginale che giustifichi la sua elevata retribuzione.
Noi del Comitato Conto Anch’io a Sassuolo assieme a tanti altri cittadini aspettiamo che il Ministro Brunetta promuova un ulteriore provvedimento che persegua anche quei dipendenti pubblici che, pur figurando presenti al lavoro, non sono efficienti poichè fanno probabilmente solo la presenza (marcano solo il cartellino di entrata ed uscita), quelli che durante le ore di presenza, vanno in giro a sbrigare le proprie faccende, quelli che pagati da un Ente o Amministrazione Pubblica, sono formalmente al servizio di qualche politicante mentre, in realtà, sono in tutt’altre faccende affaccendati per proprio conto ed in ogni caso non fanno l’interesse delle collettivita’!
Oggi in paesi come Sassuolo è necessario ridurre le dimensioni e i costi dell’amministrazione pubblica sassolese riducendo il numero dei dipendenti pubblici dato che il personale pubblico negli ultimi dieci anni è ancora cresciuto, sia con la costituzione di societa’ controllate sia nell’amministrazione centrale.
Gonfiare gli organici, aumentare a dismisura il numero dei dirigenti, impegati, forse per “sistemare” gli amici degli amici vuol dire però collassare le retribuzioni del settore pubblico e paralizzare la vita amministrativa di questo paese, un paese geneticamente burocratizzato a dismisura.
Ci sono un sacco di enti pubblici, societa’ pubbliche ed esuberi di personale (nei vari uffici comunali) che andrebbero chiusi-tagliati per inattivita’-inefficienza.
Puntualizziamo poi che gli stipendi degli operai-impiegati pubblici segnano il passo (sono salari reali troppo bassi rispetto al costo della vita!), tanto che si puo’ ipotizzare che il 30% in meno di malattie monitorate in questo mese dopo l’iniziativa del Ministro Brunetta è probabilmente da attribuire a qualche povero disperato costretto ad andare a lavoro “ammalato” per non vedersi decurtare il misero stipendio.
Il fatto è che bisogna fare una legge seria riguardo gli sprechi e il malcostume della pubblica amministrazione, e sparare sul gruppo serve solo ad esasperare gli animi, gia’ troppo tesi causati dal caro-vita.
Per concludere non possiamo che sottolineare favorevolmente l’ottima riforma del Ministro Brunetta visto gli ottimi risultati prodotti, ma è necessario perseguire un modello di legge piu’ equo, pertanto serve certamente uno sforzo congiunto tra la politica e le istituzioni per rendere meno difficile il cammino che è sempre piu’ in salita per sconfiggere gli sperperi e l’inefficienza della pubblica amministrazione.

(Piccinini Dott. Ivano, Presidente del Comitato Conto anch’io a Sassuolo)