Stretta di mano nel cortile di Palazzo d’Accursio fra il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi e l’assessore del Comune di Bologna Libero Mancuso, dopo le polemiche delle ultime ore.
“In un Paese libero – ha detto Rotondi – il governo e’ sempre destinatario di una sofferenza qualunque essa sia e qui c’e’ una sofferenza altissima dopo 28 anni e un interrogativo infinito. Quindi i fischi non mi spaventano, ma spaventerebbe una disunita’ delle istituzioni. E questo l’abbiamo voluto evitare”.
“Il governo e’ impegnato ad affiancare al tavolo tecnico, che dovra’ corrispondere alle legittime richieste ancora purtroppo attuali dei parenti delle vittime, un tavolo politico-istituzionale che intende corrispondere esattamente a questa aspettativa” ha detto ancora il Ministro.
Intervento anche del presidente dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi: “Evitare le polemiche, i fischi e fare in modo che oggi sia un giorno del ricordo in cui tutte le forze politiche sono unite per ricordare le vittime”. Bolognesi afferma inoltre che anziche’ accreditare nuove piste sulla strage di Bologna, l’ex presidente della Repubblica Cossiga farebbe bene a pensare ai suoi rapporti con la P2.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha espresso solidarietà al sindaco di Bologna Sergio Cofferati, in occasione dell’anniversario della strage di Bologna: ” Signor Sindaco, Le sono vicino, come italiano e come Presidente del Consiglio, nel mesto anniversario di una delle pagine piu’ tristi e dolorose della nostra storia. La Sua città, Bologna, ha pagato un duro tributo al terrorismo e l’Italia intera non dimentica e condivide il Suo dolore. Voglio confermarLe che il Governo tiene alta la guardia contro il riemergere di vecchie minacce e contro l’aggressività delle nuove.”
“Nel giorno del ventottesimo anniversario della strage alla stazione, Vi giunga il senso della mia vicinanza e della mia solidarieta’ per l’immane sofferenza di tante famiglie e per l’oltraggio intollerabile alla citta’ inferti dal vile atto terroristico il cui ricordo produce sgomento e indignazione nella coscienza nazionale”. Lo scrive il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel messaggio inviato al Sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, e al Presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della stazione di Bologna, Paolo Bolognesi. “Formulo l’auspicio -aggiunge- che la determinazione con la quale le Istituzioni e i cittadini di Bologna ricordano ogni anno l’atroce evento del 2 agosto 1980 possano essere di stimolo all’intero Paese nella costante difesa di quei valori di liberta’ e convivenza che sono alla base della nostra democrazia, contro ogni forma di fanatismo politico, di odio ideologico e di violenza terroristica. Ritengo in tal senso necessario che, dopo tanti anni, si dissolvano le zone d’ombra che hanno suscitato perplessita’ crescenti nell’opinione pubblica intorno all’accertamento della verita’ sulla strage.”