Nasce il distretto del prosciutto. Un accordo di programma tra 34 diversi soggetti pubblici e privati è stato sottoscritto questa mattina a Parma, un’intesa per la realizzazione di un programma di azioni operative e concrete in risposta alle esigenze primarie del territorio interessato alla produzione del prosciutto.
A siglarlo la Regione, la Provincia, 18 Comuni, le associazioni di categoria, l’Associazione intercomunale pedemontana parmense, il Consorzio del prosciutto di Parma, la Camera di commercio, le rappresentanze sindacali, le due Comunità montane parmensi e Soprip.
L’accordo definisce una serie di atti operativi e avvia un modello di governo del settore che coinvolge tutti gli “attori” in campo. Principalmente tre sono gli ambiti di lavoro comune: la qualificazione e valorizzazione dell’ambiente in cui la produzione avviene, le scelte urbanistiche e di pianificazione territoriale comuni ai 18 enti locali interessati, la definizione delle linee strategiche per lo sviluppo di questo settore dell’agro-alimentare. In questi tre macro-ambiti sono previste numerose iniziative: interventi in materia urbanistica, la realizzazione di due aree produttive sovracomunali – a Pilastro e a Collecchio – dedicate alla filiera di lavorazione della carne suina, l’individuazione di norme circa le aree produttive già esistenti e la definizione di sistemi di perequazione tra Comuni; interventi a favore dell’ambiente concentrati sul potenziamento del sistema fognario e del sistema di depurazione delle acque; iniziative per l’ulteriore sviluppo e crescita di tutto il comparto produttivo delle carni suine.
Il coordinatore dell’accordo di programma è l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni, mentre il coordinamento tecnico è stato affidato alla Provincia di Parma. “Una firma importante- ha detto l’assessore Rabboni – per la prima volta gli attori del sistema Prosciutto di Parma, pubblici e privati, decidono di agire in modo coordinato su temi e problemi di comune interesse in un vasto territorio. Mi impegnerò affinché ci siano effettivamente coordinamento, assunzioni comuni di responsabilità e decisioni concertate, dobbiamo mettere a valore questo pluralismo senza snaturare le specifiche competenze, le responsabilità e i ruoli di ciascuno”.
“È stato un percorso lungo e non sempre facile, e quello di oggi è un passo estremamente importante: una prima tappa di enorme significato che prevede un “dopo”, che non potrà che essere la formalizzazione del distretto. Si tratta di una partita grande per questo territorio”, ha detto il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari.
“Si costituisce una realtà di distretto sulla base del prodotto e delle esperienze delle imprese”, ha commentato il presidente della Camera di commercio di Parma Andrea Zanlari, che ha sottolineato la “volontà e disponibilità di apertura al sistema economico”. Soddisfatto anche il presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma Stefano Tedeschi: “Siamo contenti perché siamo arrivati a mettere un punto definitivo in un percorso lungo e travagliato – ha detto – e ci fa piacere sottolineare che le istanze dei produttori sono state ascoltate. È molto positivo partire subito per lavorare insieme, per recuperare tempo e terreno. C’è bisogno di crederci, tutti insieme”.
Tutti gli interventi già previsti hanno precisi soggetti attuatori: la Provincia di Parma e i Comuni sottoscrittori; le strategie per lo sviluppo futuro, invece, vedranno in campo tutte le associazioni e i soggetti imprenditoriali a definire le azioni da intraprendere, questa volta avendo a disposizione una sede comune per concordare e sostenere questa loro responsabilità.
Saranno costituiti tre gruppi di lavoro (sulle problematiche ambientali, sulle strutture e infrastrutture e sulla filiera del suino) che entro dicembre dovranno produrre altrettanti documenti di indirizzo.
Alla firma dell’accordo seguirà la costituzione della Conferenza di programma, organismo che avrà il compito di avviare il piano delle azioni e, a seguire, di verificarne l’andamento rendendone conto a tutti i soggetti oggi coinvolti, e in particolare, dovrà precisare e sviluppare la progettazione degli interventi già previsti e, per l’attuazione dei singoli progetti, promuovere la realizzazione di accordi di programma specifici.