Confindustria Ceramica intende fornire il proprio contributo, i termini costruttivi e sereni, sulla querelle relativa all’installazione di una nuova linea in una azienda ceramica di Salvaterra. Intorno alla vicenda ruotano tanto aspetti di merito che di metodo.
In un momento di grande difficoltà congiunturale anche per il settore delle piastrelle di ceramica, la richiesta di ampliamento produttivo di una azienda che – in questa operazione – non ricorrerà ad ammortizzatori sociali crediamo non sia solo degna di nota, ma anche meritevole di un positivo recepimento. L’ipotizzato ampliamento, per i quali è previsto l’utilizzo di capannoni esistenti, è ben lontana dal configurarsi come fenomeno di cementificazione selvaggia, ma sembra piuttosto delinearsi come un più razionale utilizzo di spazi già adibiti ad uso industriale.
Risulta poi difficile comprendere la coerenza tra azioni e manifestazioni, registratesi nei mesi scorsi nel Comune di Casalgrande, giustamente volte al sostegno dei lavoratori in difficoltà occupazionale e questa iniziativa che, lungi dal risolvere tutti i problemi sul tappeto, è però in grado di creare nuovi, e veri, posti di lavoro.
Non meno importanti sono poi le procedure che portano ad assumere decisioni fondamentali sull’assetto del territorio, quali quelle connesse all’urbanistica. Non è nostro compito entrare nel merito di procedure sancite secondo leggi e regolamenti, che come tali crediamo siamo da rispettare in modo scrupoloso. Ciò che ci sta a cuore porre all’attenzione dell’opinione pubblica è che l’opportuna discussione politica, svolta negli organismi preposti, non si nasconda dietro a procedure ma sappia decidere nell’interesse di tutti, avendo cura di ricordare che il livello di benessere non è un qualche cosa acquisito per sempre, ma da difendere giorno per giorno con decisioni sagge ed equilibrate.