Sono partiti oggi i lavori per la realizzazione del ponte ciclo pedonale di Vaciglio, che consentirà a ciclisti e pedoni l’attraversamento in sicurezza della Nuova Estense e la rimozione sulla stessa strada del semaforo attualmente presente in prossimità della rotatoria di via Morane.
Lungo circa 400 metri, largo 4, con una pendenza massima del 4% che lo renderà facilmente percorribile anche alle persone più anziane, il ponte garantirà la continuità della pista ciclabile Modena-Vignola senza interruzioni o attraversamenti a raso. Dalla struttura curvilinea, l’opera sarà realizzata con calcestruzzo ed acciaio e avrà finiture in legno lamellare, metallo e plastica, che la renderanno anche di particolare pregio architettonico. Il costo ammonta a 1 milione 100mila euro e la fine dei lavori è prevista per la prossima primavera.
L’intervento si va ad aggiungere ad altre due opere, nella zona, destinate ad incoraggiare la mobilità dolce: il sottopasso ciclopedonale Pasternak e il ponte ciclopedonale curvilineo sospeso in prossimità della rotatoria di via Emilia.
Il primo, a metà dei lavori, collegherà strada Diamante con via Gelmini (nel nuovo Polo universitario), prevedendo uno sbocco in via Silvati, ed una serie di altri interventi volti a migliorare la sicurezza di ciclisti e pedoni, come l’allargamento della sezione di via del Diamante e la realizzazione di due tratti di pista ciclabile in sede propria, di cui uno a fianco della via Vignolese fino alla strada del Diamante e uno, sempre a fianco della via Vignolese, all’intersezione con via del Diamante fino a via Curtatona.
Il sottopasso ha una lunghezza di 27 metri, una larghezza di 4,50 e un’altezza di 3,20. La fine dei lavori è programmata per novembre.
Il secondo, il cui avvio dei lavori è previsto a breve, consentirà a chi percorre la via Emilia Est a piedi o in bicicletta di attraversare in sicurezza la tangenziale Pasternak. Lungo circa 300 metri, largo 3 e alto 6 metri rispetto al piano stradale, costerà 2 milioni di euro e comporterà lavori per 7 o 8 mesi. Il tratto più alto del ponte sarà sospeso sulla tangenziale e sostenuto attraverso funi in acciaio fissate a due pennoni. Saranno presenti parapetti in rete d’acciaio ad altezza di sicurezza e un corrimano. Le pendenze lungo il ponte saranno variabili ma, anche in questo caso, sempre inferiori al 4%. In tutti e tre i percorsi sarà possibile l’accesso dei mezzi di soccorso.