Bologna è al quarto posto nella classifica delle città italiane per il peso delle tasse locali. La classifica è stata stilata dall’ufficio studi della Cgia di mestre. Per i bolognesi la pressione fiscale sfiora i 2000 euro, il dato è 1929 euro a persona.
Sfiora i 1.500 euro il peso delle tasse locali per ogni cittadino. Secondo l’ultima analisi dell’ufficio studi della Cgia di Mestre, la pressione tributaria locale in Italia è mediamente di 1.469 euro, “tanto quanto lo stipendio di un impiegato di alto livello”. Al vertice della classifica – riferita al 2006 – c’è Milano con 2.016 euro pro-capite, seguita da Pavia (1.947 euro), Roma (1.940 euro) e Bologna (1.929 euro), mentre in fondo alla graduatoria ci sono Messina (711 euro), Ragusa (653 euro) ed Enna (647 euro).
La ‘pressione tributaria locale’, spiega la Cgia, è data dal rapporto tra la somma dei tributi pagati a Comune, Provincia e Regione e la popolazione residente. Il Comune ha come principale fonte di gettito l’Ici, l’addizionale Irpef e la tariffa per i rifiuti; la Provincia, invece, l’imposta sulla Rc auto, l’addizionale sulla bolletta della luce e l’imposta di trascrizione; la Regione, poi, beneficia della riscossione dell’Irap, della compartecipazione dell’Iva, dell’addizionale sull’Irpef e della compartecipazione sulle accise della benzina.