Home Ambiente Rifiuti Napoli: l’Assessore Orlando ‘a Modena non è stato chiesto niente’

Rifiuti Napoli: l’Assessore Orlando ‘a Modena non è stato chiesto niente’

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“Non mi sembra di poter dire che i problemi a Napoli siano risolti. Abbiamo assistito a una presentazione mediatica della realtà prima e dopo, ma non penso sia davvero risolto tutto. Alla Regione Emilia Romangna e a Modena non è stato richiesto alcun intervento, l’appello questa volta è stato rivolto ad altri interlocutori che prima non erano intervenuti prima”. Questa la risposta dell’assessore all’Ambiente del Comune di Modena Giovanni Franco Orlando all’interrogazione, trasformata in interpellanza, del consigliere del Pd Ercole Toni “Rifiuti campani, ennesima emergenza?” che nella sua presentazione lo stesso ha definito “superata”.


“La responsabilità e la solidarietà ci deve essere – ha proseguito l’assessore – ma ognuno deve fare la sua parte, così come abbiamo fatto noi. Si tratta, comunque, di un problema che non si risolve con interventi spot: lo stesso Berlusconi dice che occorreranno tre anni per risolvere del tutto il problema”.

Per Andrea Galli di An – Pdl “davanti a una richiesta specifica sui rifiuti modenesi l’assessore ha fatto un pistolotto politico fuori luogo. La risposta definitiva arriverà con il termovalorizzatore di Acerra. In 58 giorni è stata, però, risolta in buona parte l’emergenza, dopo 15 anni di gestione sbagliata. La risposta dell’assessore è lacunosa, cerca di togliere colpe al suo schieramento politico a livello nazionale e regionale”.
“A Napoli i signori rimangono al loro posto nonostante abbiano sbagliato” ha commentato Ivo Esposito di Fi – Pdl. “Si era scelto di mettere la discarica sul vulcano. A marzo partirà l’inceneritore e il problema andrà in via di risoluzione”.

Secondo Sergio Rusticali del Ps “il problema non è risolto. Vorrei ricordare agli amici dell’opposizione che quello che stanno iniziando a fare a Napoli, qui a Modena l’abbiamo già fatto. E’ incredibile la diversità della situazione di Napoli, dove il presidente del Consiglio va a sollecitare un modello in tutto simile al nostro, da quella di Modena, dove l’opposizione va a contrastare le stesse scelte. Prendo atto di quello che sta facendo Berlusconi: mi auguro che riesca a completarlo, perché il modello della nostra città e dell’Emilia Romagna diventi quello di tutto il territorio nazionale”.
Il consigliere della Lega Nord Mauro Manfredini è intervenuto per portare l’esempio del Veneto: “Là, dove siamo noi, più differenzi più risparmi. Qui aumenta il costo anche in presenza di raccolta differenziata”.
Nella sua replica Ercole Toni ha ribadito come “Modena grazie al termovalorizzatore riesce a risolvere i suoi problemi. Quella che si è vista a Napoli non mi sembrava una rivolta spontanea ma prezzolata. Non ce l’ho con la città, ma solo con i personaggi che hanno quei comportamenti”. Il consigliere del Pd interviene poi sull’ipotesi di mettere il termovalorizzatore sul Vesuvio: “Si eviterebbe di utilizzare anche il combustibile che si usa qui per far funzionare l’inceneritore”.
A concludere il dibattito l’assessore Orlando: “Non avevo intenzione di fare pistolotti politici – ha affermato – credo di aver risposto in modo puntuale all’interrogazione. 50 mila tonnellate di rifiuti che a Napoli spariscono sono importanti, ma è successo anche mesi fa, quando Modena fu coinvolta. Mi auguro che le immagine viste in questi giorni continuino per i prossimi mesi perché voglio bene al mio paese e ai cittadini coinvolti. Bisogna avere la capacità di gestire con programmazione il tema dello smaltimento di rifiuti e Modena, su questo, può insegnare”.