Dal Piemonte alla Romagna, dalla musica popolare emiliana alla tradizione di origine greca di Puglia e Calabria, dai Balcani al grande nord europeo. Torna in Appennino “Le regioni dei suoni”, la rassegna di concerti e spettacoli dedicati alla cultura musicale italiana ma non solo che debutta venerdì 25 luglio a Prignano e che vede quest’anno come ospiti d’onore le isole Far Oer. In cartellone, fino a sabato 23 agosto, 11 appuntamenti nei cinque Comuni di Frassinoro, Pavullo, Polinago, Riolunato e, appunto, Prignano. Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito.
La manifestazione, che rientra nel calendario di Appennino in scena, è promossa dall’associazione Il Ponte in collaborazione con la Provincia di Modena, i Comuni interessati, l’associazione Malte e lo Ial Emilia Romagna.
«In questa sesta edizione – commenta Fabio Bonvicini, direttore artistico della rassegna – il festival arricchisce i propri contenuti di nuove eredità culturali e presenta un’importante novità: l’apertura alle realtà musicali europee. Grazie alla collaborazione del Comune di Riolunato, sarà infatti ospite quest’anno, il gruppo di musica tradizionale “Kvonn”delle isole Far Oer (situate tra la Scozia e l’Islanda) a completamento del gemellaggio avvenuto fra Riolunato e la capitale delle isole, Torshavn. L’obiettivo per i prossimi anni è di ampliare ulteriormente la rassegna, sia per il numero dei comuni coinvolti, sia per la quantità delle iniziative organizzate nei singoli territori».
L’appuntamento con “Le regioni dei suoni” è in luoghi caratteristici e carichi di storia dell’Appennino modenese: dal Mulino di Gombola, dove si svolgerà la “Festa a ballo” romagnola, al castello della badia di Frassinoro che ospiterà la musica tradizionale emiliana, fino all’antica piazza del Trebbo a Riolunato, che diventerà il “quartier generale” del gruppo Kvonn delle isole Far Oer.
Musiche tradizionali dalla Calabria al Grande Nord
Debutta con le danze antiche e i canti rituali del Piemonte la sesta edizione di “Le regioni dei suoni” che, venerdì 25 luglio, alle ore 21, al parco della Pace di Prignano, propone i ritmi incalzanti il ruvido dialetto dei piemontesi Tendachent.
Sabato 2 agosto, al Mulino di Gombola di Polinago, dalle ore 18, “Festa a ballo” con il gruppo romagnolo Uvagrisa. Ancora una festa da ballo, ma questa volta con musiche della tradizione emiliana, per “L’Appennino vien danzando”, in programma mercoledì 6 agosto, alle 21, al parco della Pace di Prignano. Protagonisti i Suonabanda, gruppo storico del folk revival modenese, che, con il gruppo di ballerini Teamdanza, propongono i balli che si ballavano prima del liscio.
Ancora a Prignano, venerdì 8 agosto, alle 21, le musiche dei Balcani e del vicino oriente con “Sedjanki. Canti attorno al fuoco” di Musica Officinalis. Martedì 12 agosto, alle 21, al castello della Badia di Frassinoro saranno di scena il Pivari trio e la Compagnia del maggio di Frassinoro in uno spettacolo che unisce strumenti classici e voci popolari.
Da mercoledì 13 a domenica 17 agosto protagonisti assoluti della rassegna sono il gruppo Kvonn e le musiche tradizionali delle isole Far Oer e del nord Europa: mercoledì, alle 21, in piazza del Trebbo a Riolunato, concerto di debutto dei Kvonn che propongono una miscela di antico e contemporaneo.
Giovedì 14, a Frassinoro, alle 17 è in programma un incontro con Kristian Blak e gli musicisti del gruppo con un breve stage di danze tradizionali faroesi. Alle 21, concerto e festa da ballo. Nuovo appuntamento con i Kvonn, ma identico programma, anche per domenica 17 agosto a Groppo di Riolunato.
“Le regioni dei suoni” si chiude sabato 23 agosto, in piazza Montecuccoli a Pavullo con il concerto, alle ore 21, dei Nistanimera e un repertorio che varia dalle pizziche salentine in “griko” alla trgudìa sulla zampogna in greco di Calabria, dalle serenate alla lira alle danze per doppio flauto e organetto.