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Casalgrande: approvata la variante al PAE

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La variante generale di PAE (piano attività estrattive), approvata dal Consiglio Comunale lunedì scorso, recepisce i contenuti del PIAE approvato dal Consiglio Provinciale il 26 aprile 2004 e costituisce variante specifica al PRG vigente per il settore delle attività industriali legate al settore estrattivo. Il PAE adottato a Casalgrande si distingue in 3 poli: il polo 18, localizzato a Salvaterra sud e Salvaterra nord; il polo 19, riferito alla cava S. Lorenzo e Valentini; il polo 20 di Villalunga.

“Alcuni aspetti importanti contenuti negli elaborati allegati al PAE, conferma il vice sindaco Paolo Pellati, sono la definizione di una attenta fascia di rispetto dei campi pozzi acquiferi esistenti a Salvaterra, non più calcolati con criteri geometrici ma bensì basandosi su curve isocrone a 365 giorni. Questo al fine di avere un margine di tempo utile nel caso di sversamento di massa inquinante. Da sottolineare, inoltre, che nella definizione di questi poli estrattivi è stato costituito un proficuo tavolo di lavoro che ha coinvolto la Provincia, il Comune di Casalgrande, ENIA, ATO e i tecnici incaricati di redigere il PAE, per arrivare ad un disegno condiviso delle fasce di rispetto da adottare.
Altro aspetto importante deriva poi dal fatto che la maggior quantità di materiale previsto in escavazione deriva da maggiori approfondimenti delle cave già esistenti (max – 20 mt.) e in parte decisamente inferiore dalla previsione di ulteriori ampliamenti: 900.000 m3 su una variante di 2,9 milioni di m3. I successivi strumenti di pianificazione relativi ai PCA e PCS conterranno le modalità di escavazione e i relativi tempi sia di ripristino che della natura dei ripristini (agro – bio naturalistico, naturalistico, bacini irrigui ecc.).

Ritengo altresì, conclude Pellati, come sia importante rilevare che nell’approvazione dell’atto di adozione del PAE alcuni componenti della minoranza col loro voto di astensione abbiano di fatto riconosciuto lo sforzo compiuto dall’amministrazione comunale e dai tecnici preposti nella predisposizione di un atto di pianificazione così importante, dimostrando almeno una parziale condivisione e questo non può fare altro che piacere”.